Dallo scorso 14 luglio il Decreto Dignità impedisce alle società di calcio di promuovere marchi legati alle scommesse sportive. 15 dei 20 club di Serie A, fino a quella data, contavano accordi con società di betting, e tre di queste ne portavano il marchio sulla divisa da gara. Un giro da 35 milioni di euro complessivi nelle casse dei club della massima serie italiana. Per quanto riguarda i main sponsor, invece, è stato già superato il tetto dei 115 milioni di euro di sponsorizzazione, con quattro squadre - Lazio, Sampdoria, Genoa e Fiorentina - che non hanno ancora stabilito se e quale marchio esporre sulle proprie casacche. Si superasse il muro dei 130 milioni complessivi in Serie A, sarebbe la prima volta nella storia del nostro campionato.
(corsera)