Doveva essere il primo a lasciare la Roma, Edin Dzeko, che da oltre un mese ha un accordo con l’Inter. A volerlo è stato Antonio Conte, che lo avrebbe portato al Chelsea e che aveva messo la sua conferma tra le condizioni per un possibile arrivo alla Roma. Poi l’ex juventino ha scelto Milano, e Edin ha fatto lo stesso. I due si sarebbero già dovuti ritrovare prima del 30 giugno, anche per questioni di bilancio. Invece la vicenda è andata per le lunghe, i rapporti tra Roma e Inter si sono inaspriti, e ora il rischio di arrivare ad un muro contro muro è alto. La differenza tra la richiesta di Petrachi (18-20 milioni) e l’offerta nerazzurra (10-12) è ancora ampia, ma soprattutto le due società non sono riuscite ad individuare una contropartita tecnica che potesse azzerare la differenza (...). La società ha fatto anche un tentativo, in extremis, per prolungargli il contratto (in scadenza) di altri due anni (fino al 2022) ma Dzeko non ha nemmeno risposto, tanto era sicuro di andare via. L’offerta della Roma è sempre valida, perché se l’Inter non soddisferà le richieste, l’intenzione è di trattenerlo e magari di convincerlo a rinnovare. Se la situazione non si sbloccherà prima del ritiro, Paulo Fonseca proverà a trattenerlo: con Kolarov c’è riuscito.
(corsera)