Stadio, il trasporto su ferro resta lo scoglio più grande

21/06/2019 alle 14:10.
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Oggi si aggiorneranno ancora e sarà la riunione tecnica numero 110 sul nuovo stadio di tra gli enti istituzionali e i proponenti (la Roma e Eurnova). Al fianco del Comune, però, oggi ci sarà anche la Città Metropolitana. Perché sul tavolo delle trattative resta il grande nodo del trasporto su ferro ed in particolare la Roma-Lido, la ferrovia che dovrebbe permettere il raggiungimento dello stadio almeno al 50% dei tifosi.

Il trasporto su ferro è uno dei punti su cui il Comune (che sarà rappresentato da Cinzia Esposito, responsabile del Dipartimento urbanistico) e i proponenti non sono ancora riusciti a trovare un’intesa. La Roma-Lido è di proprietà della Regione Lazio e il Comune destinerà il contributo costo costruzione versato dai proponenti (circa 45 milioni) all’acquisto di nuovi treni. Nel frattempo, però, la Regione Lazio ha firmato una convenzione per l’ammodernamento della linea e la sua trasformazione in metropolitana leggera, con passaggio di un treno ogni 6 minuti e lavori strutturali da concludere entro il 2023. Lavori che – secondo il planning attuale – dovrebbero partire nei primi sei mesi del 2021 e concludersi, appunto, nella prima parte del 2023. Il che, però, non coinciderebbe a livello di tempistica con le previsioni attuali di apertura dell’impianto da parte della Roma, che dovrebbe quindi aspettare – nella migliore delle ipotesi – almeno altri sei mesi, anche a lavori conclusi. (...)

(gasport)