IL TEMPO (F. BIAFORA) - La Roma resta in attesa per Fonseca. A seguito dell'incontro avvenuto martedì a Madrid alla presenza di Fienga, Petrachi, due intermediari e gli agenti che curano gi interessi del portoghese, l’allenatore dello Shakhtar Donetsk ha sbaragliato la concorrenza nella lunghissima corsa che porta alla panchina giallorossa. Nel corso del summit spagnolo le parti hanno trovato un accordo di massima per un contratto triennale (si ragiona anche su un biennale con opzione per un ulteriore anno) e restano da limare soltanto alcuni dettagli riguardanti i diritti d'immagine. L'ultimo vero ostacolo da superare è rappresentato dal signor Akhmetov, presidente e proprietario degli ucraini, nonché uomo più ricco di tutto il paese. Il magnate, che aveva pubblicamente dichiarato di non aver problemi nel liberare Fonseca se fosse arrivata la chiamata di un grande club europeo, ha il coltello dalla parte del manico nelle trattative per la rescissione dell'accordo con il tecnico, valido fino al 2020. Al momento della firma con lo Shakhtar, Fonseca aveva dato il proprio assenso all'inserimento di una clausola rescissoria da cinque milioni di euro e ora bisognerà lavorare alacremente per trovare un compromesso che faccia felici tutti quanti, con i giallorossi che non vorrebbero pagare alcun tipo di indennizzo.
Dopo i primi contatti di ieri nei quali non sono emersi particolari intoppi, Abreu, agente dell'allenatore di Nampula, tra oggi e domani incontrerà personalmente il numero uno dello Shakhtar in modo da raggiungere la svolta sulle contrattazioni ed avvicinare la fumata bianca per lo sbarco in Italia. Nel frattempo esce definitivamente di scena il nome di De Zerbi, che ha deciso di rimanere al Sassuolo dopo l'incontro con la società di Squinzi, al termine del quale ha ammesso di essere stato cercato dal club di Pallotta: «Non ci sono problemi, non ci sono mai stati dubbi sulla mia permanenza, quindi non capisco il clamore. Fa piacere che ci siano stati interessamenti, ma star dietro a tutte le voci non è facile. La verità è che ho sempre programmato la prossima stagione in neroverde. Non so se resterò uno, due o tre anni. Ho sempre dimostrato di fare ciò che dico, mi servono le condizioni per essere me stesso. Se tra un po'cambieranno le cose. Qualcosa con la Roma c'è stato, come contatto, ma ho detto di avere le idee chiare su quello che voglio fare e non ho altro da aggiungere». All'appuntamento di Madrid non era presente fisicamente, ma solo collegato in videoconferenza Baldini, che in attesa delle mosse della Juventus resta comunque vigile sulla situazione di Sarri, prima e unica scelta del consigliere di Pallotta da diversi mesi.
Mettendo da parte il discorso allenatore, che a viale Tolstoj sperano di chiudere definitivamente entro questa settimana, va registrato l'ennesimo addio dell'ultimo periodo: dopo due distinte avventure a partire dal 2011 Massara ha risolto consensualmente il contratto che lo legava alla Roma. L'ormai ex ds, che è cercato dalla nuova Fiorentina dell'americano Commisso, ha ricevuto il saluto di Pallotta: «Desidero ringraziare Ricky per l'instancabile lavoro svolto e per essere stato sempre dedito alla causa del club. Nel corso delle sue due esperienze con noi, ha sempre operato con la massima professionalità e oggi gli auguriamo tutti il meglio per il futuro». Massara lascia la propria poltrona, ereditata ad interim dopo l'addio di Monchi, a Petrachi, fiducioso di poter risolvere entro pochi giorni la questione con Cairo. Il dirigente di Lecce è già operativo sul mercato da diverso tempo e insieme al suo braccio destro Cavallo sta cercando di chiudere le prime trattative: l'obiettivo numero uno è un portiere, mentre a centrocampo viene tenuto d'occhio Obiang del West Ham.