Dopo aver risolto il problema allenatore, con l'ingaggio del portoghese Paulo Fonseca, la Roma rischia di ritrovarsi a dover fare i conti con un'altra grana non di poco conto riguardante Francesco Totti e il suo futuro in giallorosso.
All'ex capitano diventato dirigente la società ha infatti proposto di assumere l'incarico di direttore tecnico e adesso attende di conoscere una risposta che dovrebbe arrivare a stretto giro. È stato infatti lo stesso Totti ad annunciare via social che presto scioglierà le riserve. «In questo momento vengono dette e scritte tante parole, cercando di ipotizzare i miei pensieri e le mie scelte - il post su Twitter e Instagram dell'ex n.10 -. A breve il mio punto di vista nella giusta sede...».
A Trigoria non si dà nulla per scontato, ma è ovvio che le strade percorribili da Totti al momento sembrano esclusivamente tre, di cui una particolarmente traumatica per una piazza che poche settimane fa ha dovuto dire addio a De Rossi. La prima, che si augura il club, è che Totti accetti mettendosi così alla prova in un ruolo che prevede un impegno superiore (non solo in termini di ore trascorse in ufficio) e nuove responsabilità rispetto a quelle avute sinora (anche se Totti vorrebbe capire meglio l'ambito che lo riguarderà, visto che finora non è stato coinvolto nel lavoro del ds Petrachi e nelle scelte che hanno portato a chiudere con Fonseca per la panchina). La seconda potrebbe portare l'ex n.10 a declinare l'offerta continuando però a svolgere le attuale mansioni. L'ultima ipotesi, la più dolorosa ma al momento non scartabile, è quella che vedrebbe Totti rifiutare e subito dopo lasciare la società che lo ha visto crescere.
Nessuno, se non il diretto interessato, sa a questo punto quando la decisione sarà resa pubblica e comunicata a Pallotta, che intanto però già nei fatti aveva testimoniato a Totti l'intenzione di renderlo sempre più partecipe dell'area sportiva della Roma. Il presidente, a quanto risulta, aveva comunicato per tempo a Totti che nel caso in cui Fonseca fosse volato a Londra dopo la firma sul contratto anche lui avrebbe partecipato all'incontro nella City. L'invito insomma era partito, ma Totti alla fine ha preferito non sedersi al tavolo con Pallotta, Baldini, Fienga, Calvo e Fonseca. Forse anche per riflettere meglio sul proprio futuro che a giorni sarà rivelato.
(ansa)