IL MESSAGGERO (U. TRANI) - Almeno, come è spesso successo anche nel recente passato, la Juve non festeggia lo scudetto all'Olimpico. Stasera, alle ore 20,30, entra in campo già campione per l'8° anno di fila e viene qui solo in rispetto del calendario. Minima e al tempo stesso triste consolazione per la Roma e per il suo pubblico. La classifica, però, inquadra perfettamente il flop giallorosso in questa stagione: sono 30 i punti di distacco dalla capolista, con il misero raccolto di 59 punti che è il peggiore dal campionato 2012-2013 quando addirittura, a 3 turni dalla fine, fu di 58. In più, dopo il successo dell'Atalanta a Bergamo contro il Genoa, il 4° posto dell'Inter, domani impegnata a San Siro nel posticipo contro il Chievo, ora è distante 4 punti. La prossima Champions, insomma, è sempre più lontana, anche perché ormai il traguardo è vicinissimo.
PERCORSO COMPLICATO - Nemmeno con l'en plein, cioè battendo i bianconeri, il Sassuolo e il Parma, Ranieri avrebbe la certezza di andare a dama prima di lasciare la panchina all'erede che il management di Pallotta deve ancora individuare: Gasperini attualmente è quello con più chance. Ma la famiglia Percassi è pronta a far muro: l'allenatore, tentato dalla proposta giallorossa, ha ancora 2 anni di contratto.
ALTO RISCHIO - Solo la cornice, attesi 50 mila spettatori, è da big match. Il risultato conta solo per la Roma che vuole comunque partecipare alla volata per la zona Champions: parte al 6° posto e adesso insegue pure il Milan (+ 3) e non più solo l'Atalanta e l'Inter. E chi la precede, si può anche permettere l'arrivo a parità di punti, essendo comunque in vantaggio: i rossoneri negli scontri diretti e le due squadre nerazzurre nella differenza reti. Il quadro è desolante, tenendo presente che il vero pericolo, come sanno bene a Trigoria, è di rovinarsi l'estate, ripartendo dai preliminari di Europa League (andata 25 luglio), e quindi di stravolgere la preparazione. Perché, guardando l'attuale classifica, solo con il 5° posto sarebbero evitati se la Lazio dovesse vincere mercoledì prossimo la Coppa Italia. La Juve, invece, è nella Capitale solo di passaggio. E gioca esclusivamente per il suo fuoriclasse: Cristiano Ronaldo, 21 gol nel suo 1° anno in serie A, punta a raggiungere Quagliarella, in testa con 25 reti, per essere il re dei finalizzatori. CR7, al momento, ha davanti pure Zapata con 22 gol.
ASSETTO VARIABILE - Ranieri recupera De Rossi, ma studia da qualche giorno come mettere a proprio agio il capitano che, fuori negli ultimi 3 match (ultima presenza il 13 aprile contro l'Udinese all'Olimpico), non è al top della condizione atletica. Ecco perché, nelle esercitazioni del fine settimana, ha provato sia il 4-2-3-1 che è il sistema di gioco preferito dal gruppo e il più utilizzato dal tecnico nelle sue 9 partite sia il 4-3-3 che esclude la presenza del trequartista. Il ballottaggio è, dunque, tra Cristante, preferito a Nzonzi e titolare accanto a De Rossi se sarà confermato il 4-2-3-1 con Pellegrini dietro a Dzeko, e Zaniolo, schierato da mezzala in caso di passaggio al 4-3-3. In attacco torna dall'inizio Kluivert, nel tridente con Dzeko ed El Shaarawy. Convocati 24 giocatori, compresi Santon e Perotti.
OUT BONUCCI - La Juventus, invece, ha assenze pesanti, con Allegri che, nell'elenco dei 20 giocatori chiamati per la gara dell'Olimpico, non inserisce in extremis nemmeno Bonucci. Mancano anche Rugani, Douglas Costa, Kean e lo squalificato Bernardeschi che si aggiungono a Perin, Khedira e Mandzukic. Ma nessuno stasera ci farà caso.