IL TEMPO (F. BIAFORA) - Gasperini abbandona la corsa per la panchina della Roma. Dopo essere stato a lungo in testa staccato a seguito del rifiuto di Conte, l'allenatore piemontese ha deciso di restare all'Atalanta e di giocarsi la Champions League con i bergamaschi. Ieri è andato in scena il definitivo faccia a faccia tra il tecnico, i due Percassi (il padre presidente e il figlio amministratore delegato) e il direttore operativo Spagnolo, una riunione che ha chiuso la possibilità di un trasferimento in giallorosso: la dirigenza nerazzurra è riuscita a convincere Gasp a continuare il percorso iniziato tre stagioni fa. Nel tardo pomeriggio, dopo le parole del direttore generale orobico Marino ("Gasperini sa bene che l'Atalanta gli può offrire una continuità e un percorso che da altre parti non gli possono garantire. Sarà una decisione che comunque prenderà in affetto e amicizia con il presidente"), è arrivato l'intervento del numero uno del club, più che sorridente e tranquillo nel rispondere ai cronisti: «Come è andato l'incontro? Sono dovuto andare via prima, ci rivediamo domattina (oggi, ndr) per un caffè insieme e saprete tutti come è andata. Io - ha concluso Percassi - sono ottimista». Secondo quanto filtra da Bergamo le parti hanno messo a punto un rinnovo di contratto fino al 2022, allungando di un anno, con relativo aumento di stipendio, l'attuale accordo. Gasperini, a cui la Roma aveva dato un ultimatum di 48-72 ore a inizio settimana, ha ottenuto la conferma dei big, Ilicic in primis, e la rassicurazione che verrà effettuato un mercato importante, alla ricerca di almeno tre nomi di livello per aumentare la quanta e la profondità della rosa.
La scelta dell'allenatore di Grugliasco scombina completamente i piani della Roma (Petrachi ha già impostato alcune trattative di mercato), che aveva puntato fortemente su di lui dopo aver capito le difficolta nell'arrivare a Sarri, il preferito di Baldini. Il toscano molto probabilmente sarà esonerato dal Chelsea, con cui ha un contratto di altri due anni a 6 milioni netti a stagione, ed è in pole position per raccogliere l'eredità di Allegri, mandato via dalla Juventus. L'unica chance che potrebbe rimettere Sarri, impegnato questa sera nella finale di Europa League, sulla carreggiata che porta alla Capitale è il clamoroso passaggio di Guardiola in bianconero, ad ora molto difficile.
Sull'asse Trigoria-Boston è ripartita la caccia al nuovo nome da mettere nell'obiettivo, scartando i profili di Giampaolo e Blanc, che non convincono. Le piste percorribili, oltre al sogno impossibile Allegri, sono quelle che portano in ordine a De Zerbi, sotto contratto con il Sassuolo fino al 2020 e già chiamato da Baldini, Gattuso, che ieri ha rassegnato le dimissioni dal Milan e Mihajlovic, contattato già per fare il traghettatore dopo l'esonero di Di Francesco. Diversi mesi fa l'ipotesi di affidare la guida tecnica all'ex Benevento era stata nettamente accantonata dai dirigenti romanisti, ma il suo stile di gioco attira il consigliere di Pallotta. Impossibile escludere un allenatore a sorpresa dall'estero, che non sarà però Bielsa per cui il Leeds ha esercitato la clausola per tenerlo un altro anno. Il tempo scorre velocemente e c'è una stagione da pianificare, si faccia avanti il prossimo candidato.