La Roma va alla svolta Champions

05/05/2019 alle 13:58.
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IL MESSAGGERO (A. ANGELONI) - Buttare via tutto ora, non è possibile, non si può. Non si deve. Perché Genova () è un bivio e guai a sbagliare strada. La Roma si è rimessa miracolosamente in corsa, con qualche risultato positivo e la rincorsa è ricominciata proprio da Marassi, contro la Sampdoria, lo scorso 6 aprile. Quel gol di allo scadere ha ridato luce a una stagione buia, vissuta - per lunghi tratti - nelle ombre e nelle contraddizioni. Da lì, successo con Udinese, pareggio a Milano con l' e vittoria con il Cagliari. Oggi alle 18, al Ferraris di Genova, il destino potrebbe essere già ben indirizzato: per quanto riguarda gli stimoli genoani (che inseguono la salvezza) conterà il risultato di Empoli- (12,30), per la Roma ciò che succederà all'Olimpico tra Lazio e Atalanta (ore 15). Tradotto: una sconfitta o un pari della squadra di Andreazzoli renderebbe il più rilassato, così come una vittoria della Lazio o un pari spingeranno la Roma a giocarsi l'occasione del sorpasso sulla squadra di Gasperini. Vale tutto questo e il suo contrario, ovviamente: la vicenda si complicherebbe nel caso in cui il di Prandelli non fosse aiutato dal risultato del Castellani e l'Atalanta vincesse all'Olimpico. Strano come il destino della Roma sia nelle mani di due ex, Andreazzoli (tecnico dell'Empoli) e Prandelli (allenatore del ).

MUSO CORTO - Ma oggi conta stare col muso corto (per usare un termine cavallaro tanto caro ad Allegri) avanti, perché da qui alla fine manca poco ed è decisivo avere la situazione nelle proprie mani. Vincere a , al di là di questi discorsi teorici (ma fino a un certo punto) vale tanto e per sarebbe la svolta all'ultimo bivio o, come dice lui, al curvone. Questa è per la Roma - almeno sulla carta - l'unica vera partita contro una squadra con motivata, che ha ancora qualcosa da rischiare. Poi, in casa, in trasferta e Parma di nuovo in casa, non certo tre sfide da dentro o fuori, tanto per intenderci. Il tecnico giallorosso ha davanti giocatori a cui dare un futuro, anche se lui non ce l'ha (a Roma), perché destinato - sempre in teoria - a lasciare il mandato a fine stagione e magari essere rimpianto. Tenere alta la concentrazione, in questo contesto, non è semplice.

FUTURO DA DECIFRARE - In questa fase della stagione, così come ha detto Claudio stesso, nessuno deve sentirsi fuori, ai margini, nemmeno chi, come Schick, è stato sedotto e abbandonato. Pastore va in panchina? Forse, ma uno così sa che fino all'ultimo è tornato ad avere chance per essere utile. Zaniolo non deve sentirsi sicuro del posto e allo stesso tempo, se giocherà (a destra), ha il compito di tornare quello di due mesi fa. Poi c'è chi il posto non glielo discute nessuno, vedi . Che deve dare alla Roma i gol per il quarto posto. Il primo a lasciare Trigoria, come detto, sarà l'allenatore, che però non smette mai di far trasparire attenzione, determinazione, voglia di arrivare. E' uno che fa vedere di stare sul pezzo. E alla fine, magari, un pezzo di dovrà essere per forza suo. Sognando la conferma nella Roma.