Quello che non appare logico, nel Chelsea avrà sempre una logica. Partendo da questo presupposto, non c’è da sorprendersi se Maurizio Sarri, dopo l’ultima partita di campionato giocata a Leicester e dopo aver conquistato in una settimana qualificazione in Champions (il 5 maggio), finale di Europa League (giovedì 9) e terzo posto in Premier dietro ai marziani Manchester City e Liverpool (domenica 12), abbia raccontato «io vorrei restare, ma non so se mi confermeranno». Lo scenario emerso nelle ultime ore è quello di una rimozione dell’allenatore toscano dopo la finale di Europa League con l’Arsenal del 29 maggio. Fino alla partita di Baku, tutto congelato. Dopo, tana libera tutti, con la sensazione condivisa su più fronti che Sarri sarà messo alla porta da vincitore. [..] A quel punto, l’allenatore toscano sarà libero sul mercato e in Italia ci sono club che stanno seguendo con attenzione l’evolversi della situazione: Roma e Milan. Sul fronte Roma, la stima di Franco Baldini nei confronti di Sarri è di vecchia data, come la loro amicizia. Baldini ha sempre espresso sentimenti positivi di fronte all’integrità morale e allo spessore di Sarri, ma c’è anche una valutazione positiva sulla bontà del suo calcio. Sarri appartiene a quel partito di allenatori capace di valorizzare i giovani: Barkley con Maurizio è rinato e Loftus-Cheek ha spiccato il volo. [..] Maurizio è un nome buono per il Milan, nel caso in cui si dovesse cambiare gestione dopo l’esperienza-Gattuso. E’ una figura perfetta per un progetto ad ampio respiro, nel caso in cui il mondo rossonero volesse voltare pagina e abbracciare il calcio sarriano.
(gasport)