De Vito e la "continua attività di mercificazione della funzione"

18/05/2019 alle 17:27.
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L'«ostinata inclinazione delinquenziale» e la «continua attività di mercificazione della funzione pubblica» da parte dell'ex presidente dell'assemblea capitolina Marcello De Vito e del suo socio in affari Camillo Mezzacapo convincono i giudici a negargli la scarcerazione. Nelle motivazioni con le quali i magistrati del Riesame si oppongono a un'attenuazione delle misure cautelare nei loro confronti si descrive il salto di qualità compiuto da De Vito nel «divenire affidabile interlocutore privilegiato di grandi gruppi imprenditoriali interessati a importanti opere urbanistiche nella Capitale».

Un referente dei costruttori insomma, primo fra i quali quel Luca arrestato a giugno scorso, come pure il gruppo Statuto e i fratelli Toti. De Vito? [...] Nella decisione di lasciarlo a Regina Coeli, pesa la convinzione che, attenuate le misure cautelare, l'ex presidente dell'assemblea capitolina possa reiterare il reato e inquinare le prove. [...]

(Corsera)