IL TEMPO (A. AUSTINI) - Ci siamo. Ancora pochi giorni, al massimo una decina, e il primo grande nodo della Roma del prossimo anno verrà sciolto: il club e De Rossi stanno per decidere se continuare insieme o separarsi. Una scelta di portata storica che, tra rifiuti di Conte, altri allenatori da contattare, incroci fra direttori sportivi e nubi varie sta passando in secondo piano mediaticamente. Ma in realtà è la più urgente da prendere. C'è un motivo e una data: il 26 maggio - salvo anticipi ancora da definire - all'Olimpico si gioca Roma-Parma e senza il rinnovo di contratto ancora in sospeso quella, ad oggi, potrebbe essere l'ultima partita del capitano con la maglia della sua vita. Sarebbe un altro addio lancinante a due anni dall'incredibile Totti-day col Genoa e l'eventuale celebrazione non si può certo improvvisare. Anche per rispetto dei tifosi pronti a riempire lo stadio. Col cuore a pezzi. Ma non è ancora detto che l'intensa storia di De Rossi da calciatore della Roma si chiuda tra due settimane. Una sola, al momento, la certezza scaturita dai pensieri del centrocampista: si sente calciatore a tutti gli effetti e continuerà a giocare almeno un'altra stagione, forse due, nonostante quest'anno in campionato abbia saltato 20 partite per infortuni vari. Quindi, qualora non dovesse trovare un accordo con la società giallorossa, lo vedremo vestire una maglia diversa, molto probabilmente all'estero.
Una scelta comunque complicata e prima di mettersi a cercare una nuova casa De Rossi vuole capire una volta per tutte quali siano le reali intenzioni della Roma. Il momento non è esattamente dei migliori: deve trattare il rinnovo con un direttore sportivo in uscita -Massara - coadiuvato dal Ceo Fienga. Con Pallotta di persona non ci parla da mesi e il presidente non ha intenzione di presentarsi a Roma a breve, anche se l'ultima parola dovrà essere per forza la sua come accadde con l'ultimo prolungamento di Totti. Oltre al lato economico da discutere, De Rossi accetterebbe di continuare a Trigoria solo se non fosse considerato un peso e preferirebbe non «trascinarsi» per un'altra stagione. Il suo incubo di sempre è quello di andar via e vedere la Roma vincere da lontano, per questo ha seguito con grande attenzione la trattativa con Conte: l'arrivo del suo ex ct (o di uno alla Sarri) gli avrebbe tolto qualsiasi dubbio, ora cerca di capire chi sarà l'allenatore del futuro per intuire le prospettive della squadra e personali. A breve le parti si vedranno per la decisione finale. O firma, o addio: sono i giorni chiave. In caso si decidesse per la dolorosa separazione tornerebbe d'attualità l'opzione della Major League americana, dove De Rossi da tempo pensa di andare a chiudere la carriera. Nei mesi scorsi Mino Raiola ha raccolto, in autonomia, un'offerta per lui dai Los Angeles Galaxy dove ha già portato Ibrahimovic. L'agente del centrocampista resta Sergio Berti, col quale continua a confrontarsi. Intanto domani Daniele tornerà a guidare la Roma contro la Juventus. Una sfida speciale, stavolta di più.