LA REPUBBLICA (F. FERRAZZA) - Surreale l’atmosfera intorno a Sassuolo-Roma, gara completamente immersa nel clima di contestazione che sta accompagnando gli ultimi giorni con la maglia giallorossa di De Rossi. Che non gioca, restando in panchina per tutta la partita, ma è la presenza più ingombrante.
In campo uno 0-0 deludente, che complica la corsa anche per l’Europa League, non chiudendola però. Continui i cori a favore del numero 16 e contro la società, in particolare i bersagli principali continuano ad essere Pallotta e Baldini. “Lode a te, Daniele, ultimo imperatore”, uno degli striscioni d’amore esposti per il capitano, ma anche una manifestazione goliardica di un gruppetto si sostenitori nel settore ospiti del Mapei Stadium: tutti con le pettorine da bagnini e la scritta “Per una società all’ultima spiaggia”.
Assente Totti per motivi personali. L’ex numero 10 è immerso in giornate pesanti e piene di pensieri, per una settimana, la prossima, che potrebbe essere anche per lui l’ultima. Nel suo caso come dirigente. È andato a cercare i tifosi, Florenzi, a fine gara, lanciandogli, sotto la pioggia incessante, maglietta e fascia da capitano, per una distanza, fatta di incomprensioni, che il giocatore sta cercando di accorciare. Un malessere generale quello che si respira, che proseguirà per i prossimi sette giorni, arrivando alla partita col Parma, all’Olimpico, l’ultima di De Rossi con la Roma.
La contestazione proseguirà anche lì, restando in standby solamente per omaggiare il numero 16, che a fine gara, senza un cerimoniale particolare, farà il giro di campo per ringraziare i tifosi. Massara, ds uscente, spiega intanto che «la scelta su De Rossi dolorosa e difficile. Emotivamente non c’è un momento giusto per poterle prendere. Oggi è lo stesso De Rossi a riportare l’attenzione su questa partita e sul finale di campionato. Per cercare di ottenere il risultato e onorare al meglio il nostro capitano Daniele»