IL MESSAGGERO (S. CARINA) - La Champions ridotta ad una chimera, costringe la platea giallorossa all’esegesi delle parole di Gasperini: «Ho un grande rapporto con il presidente Percassi. Lui conosce i miei pensieri e le mie idee. Non so che futuro avrà l’Atalanta, ma oggi, il mio, è l’ultimo dei pensieri». Per lui sarà forse l’ultimo, non per la Roma che dopo il no di Conte - e vedendosi arenata sul versante Sarri - ha virato sul tecnico piemontese. Che però, con un quarto posto da difendere e una coppa Italia da vincere, adesso si fa attendere. Attesa è la parola d’ordine che vige a Trigoria. Anche sul versante ds.
L’incontro tra Cairo e Petrachi è in agenda in settimana. Gelo tra le parti con il presidente del Torino che, al netto delle ultime dichiarazioni, è infuriato con il proprio dirigente. Il divorzio è certo: sono da decidere la tempistica e i modi. Cairo, infatti, chiederà a Petrachi di rinunciare alle ultime mensilità e ai premi (eventuali) per il traguardo europeo mentre dalla Roma vorrà un indennizzo (un elemento della Primavera). Per intenderci: sulla falsa riga di quanto accadde con Di Francesco e il Sassuolo. Discorso dunque ancora da definire. Come le possibili altre candidature nel caso in cui né Sarri, né Gasperini siano disponibili. Al domino delle panchine europee, prossimo a prendere il via, potrebbe aggiungersi anche una vecchia conoscenza del calcio italiano: si tratta di Benitez, in uscita dal Newcastle.