IL MESSAGGERO (S. CARINA) - Prima il no di Conte, ieri la frenata di Sarri, non tralasciando la battuta di Zaniolo (poi smentita dalla mamma su Instagram) e il temporeggiare di Gasperini. Domanda lecita: a tre giorni dalla gara, qualcuno pensa a Roma-Juventus?
Difficile possa farlo l'ambiente bianconero. Al netto dell'invasione attesa all'Olimpico, dove i tifosi della Juventus residenti nella Capitale vorranno festeggiare l'ennesimo scudetto e vedere dal vivo Cristiano Ronaldo, i pensieri sono tutti rivolti all'incontro tra Allegri e Agnelli, con Conte (sì, proprio lui) in trepida attesa. Ancor meno ci pensa la squadra, che ha potuto giovare - dopo il derby - di ben 4 giorni di riposo, tornando ad allenarsi soltanto ieri.
Il versante giallorosso vede invece il termometro oscillare tra il depresso e il rassegnato. Senza addentrarsi nel futuro, anche il presente non sorride: dopo il pareggio di Genova ed essere scivolati addirittura al sesto posto in classifica, la Champions si è allontanata. Roma-Juve, però, è sempre Roma-Juve, la gara che per i tifosi giallorossi sostituì il derby negli anni '80. A tal proposito, ieri era la ricorrenza dei 36 anni del gol di Pruzzo a Genova, che regalò il secondo scudetto. Emozioni sopite. Domenica però ci si gioca l'ultima chance. Serve vincere per sperare.
Senza contare che potrebbe essere l'ultimo Roma-Juve per molti. In primis per Dzeko. Proprio ai bianconeri, è legata la sua prima rete in serie A, con tanto di corsa alla Pierino Prati (a braccia aperte) sotto la Curva Sud. Poi c'è Ranieri. La conferma portando in dote la Champions era già difficile. Figuriamoci senza. Sir/Sor Claudio, però, a dispetto di molti non può viverla come una gara qualunque. Oltre al tifoso e al professionista, in ballo c'è anche l'amor proprio, ricordando come venne trattato a Torino.