Oltre mille tifosi romanisti in piazza, sotto la sede amministrativa all’Eur, per gridare tutta la loro rabbia nei confronti della Roma, del suo presidente James Pallotta e dei dirigenti. Si è toccato ieri il punto più basso nel rapporto tra la tifoseria e la società. i. Il «pretesto» è stato l’addio a Daniele De Rossi, ma il malessere è molto più profondo e mette le radici in un rapporto, quello tra Pallotta e i tifosi, mai decollato, e nei mancati risultati della squadra. I sostenitori giallorossi hanno contestato duramente con cori e striscioni offensivi, ma senza creare disordini. I poliziotti presenti, in tenuta anti sommossa, non sono mai dovuti intervenire e hanno assistito alle quasi due ore di protesta come semplici spettatori. Il più bersagliato è stato Pallotta, seguito a ruota dal suo vice Mauro Baldissoni: entrambi insultati e invitati ad andarsene. Parole dure anche per Guido Fienga: «L’As Roma è la nostra leggenda. Solo gli indegni la chiamano azienda».
(corsera)