IL MESSAGGERO (G. LENGUA) - Nicolò Zaniolo è il gioiellino della Roma che ha reso meno amara una stagione fatta di umiliazioni e insuccessi. I tifosi giallorossi sorridono quando entra in campo e con spensieratezza aggredisce l'avversario, corre e segna. Quello di ieri è il sesto gol in stagione (4 in campionato e 2 in Champions) che ha regalato una speranza al pubblico sugli spalti dopo che la rete di Pezzella aveva gettato nello sconforto i tifosi. Zaniolo è partito mezzala, ha proseguito come trequartista e finito la partita da esterno, uomo a tutto campo che giovane non sembra. Nicolò si avvicina più ai senatori di cui ha parlato Ranieri alla viglia della partita, e come se fosse un calciatore d'esperienza parla del suo rinnovo contrattuale con lucidità, mandando messaggi chiari alla proprietà: «È un passo importante e voglio incontrare la dirigenza. Per adesso penso a giocare a calcio poi vedremo cosa accadrà». Un incontro che doveva esserci qualche mese fa, ma che è stato posticipato per via della posizione poco solida di Monchi. Ora che la situazione appare meno confusa, il suo entourage già nella giornata di oggi dovrebbe incontrare la dirigenza della Roma per discutere il rinnovo contrattuale sulla base di 2,5 milioni di euro più bonus fino al 2024. Un grande passo in avanti rispetto ai 270 mila euro l'anno che percepisce attualmente, ma l'interesse di club blasonati e i record battuti in questa stagione hanno accelerato i tempi (è tra i più giovani centrocampisti europei ad avere segnato di più in campionato, lo batte solo Sancho del Borussia Dortmund con 5 gol). Non è un caso se Nicolò è l'unico calciatore della Roma (oltre a De Rossi) a non essere stato fischiato alla lettura delle formazioni, la sua forma atletica è eccellente e Roberto Mancini (ieri sera in tribuna) se ne accorto con largo anticipo convocandolo in Nazionale senza nemmeno un minuto giocato in Serie A: «Era importante dare segnali di ripresa, perché venivamo da un bruttissimo periodo», ha detto l'ex interista. Il pareggio, però, serve a poco per la classifica, ma può aiutare la squadra a riacquistare fiducia in vista della trasferta di sabato sera a Marassi per la gara contro la Sampdoria: «Sarà un avversario davvero tosto. Abbiamo tutte le carte in regola per farcela e dovremo riuscirci. Con la Fiorentina abbiamo dato dimostrazione di carattere, perché ci hanno messo in difficoltà. Ora saranno otto finali da dover vincere per prenderci la Champions».