Stadio Roma: Sais pronta a querelare per accuse su presunta bancarotta fraudolenta

30/04/2019 alle 15:39.
img_6115

FMMAGLIARO.BLOGSPOT.COM - La Sais - la società, già di proprietà di Gaetano Papalia oggi in amministrazione controllata, e che, fino al 2013, gestiva l’Ippodromo di , venditrice dei terreni alla Eurnova di Luca - è pronta a portare in tribunale per diffamazione l’architetto Francesco Sanvitto e quanti ancora dovessero parlare di “bancarotta fraudolenta”. L’annuncio è arrivato ieri mattina attraverso una nota diffusa per la stampa in cui l’attuale amministratore unico, Michele Saggese (presidente, fra l’altro, dell’Ordine dei Commercialisti di ) ricostruisce tutta la vicenda della cessione dei terreni a definita, da Sanvitto, come fatta “sottocosto, concorrendo al fallimento” della Sais stessa.  Secondo Saggese “da maggio 2015” a oggi la Sais “non ha ricevuto alcun atto formale da parte della Procura” in merito a una presunta indagine per “bancarotta fraudolenta”, aggiungendo che, “a distanza di 4 anni dalla sentenza di fallimento” la Sais ha quasi saldato l’intero ammontare di tutti i debiti. Nello specifico, poi, in relazione alla cessione dei terreni dalla Sais alla Eurnova di , Saggese spiega: “il contratto di compravendita è stato fatto proprio dal Tribunale di Roma a luglio 2015 confermando il prezzo di cessione originariamente convenuto sin dall’atto preliminare del marzo 2010”.
Perché la prima intesa per cedere a i terreni è del 2010, antecedente di ben 2 anni, quindi, l’avvio dell’intero processo Stadio con la ricerca da parte della Roma del terreno dove costruire l’impianto. Basti pensare che era
Rosella Sensi ancora presidente della Roma quando e Papalia si accordavano per la compravendita dei terreni.
Conclude Saggese: “a meno che Sanvitto e i suoi legali non pensino di accusare di concorso in bancarotta anche il Tribunale di Roma” in caso di nuove “infondate affermazioni” ci si vedrebbe in Tribunale.

VAI ALL'ARTICOLO ORIGINALE