Stadio, Raggi indagata. Il Gip: violazioni di legge sulle varianti dei lavori

21/04/2019 alle 14:48.
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IL MESSAGGERO - Non c’è pace per Virginia Raggi. Dopo l’arresto di Marcello De Vito e le polemiche sul caso “Ama”, è il gip Costantino De Robbio a respingere la richiesta di archiviazione di un fascicolo sulla variante per lo stadio di e restituire alla prima cittadina lo status di indagata per abuso d’ufficio. Il giudice ravvisa «un’evidente violazione di legge» nel mancato esame da parte del consiglio comunale, del verbale della Conferenza dei servizi che, a dicembre 2017, approvava il progetto, prevedendo una serie di prescrizioni per la società incaricata. Per il gip, che dà alla procura due mesi di tempo per le nuove indagini sull’eventuale dolo di Virginia Raggi, occorre approfondire la sussistenza e le eventuali ragioni della violazione che potrebbero «superare le argomentazioni del magistrato inquirente in tema di dolo intenzionale». Il pm, nella richiesta di archiviazione, aveva infatti sostenuto che non ci fosse volontà, da parte della sindaca di violare la legge. E adesso De Robbio indica alla procura quali passi compiere per fare luce su una circostanza tutt’altro che definita, citando anche i testimoni che dovranno essere ascoltati nelle prossime settimane.

 

LA VICENDA - Era stato Francesco Sanvitto, urbanista e Cinquestelle epurato, a presentare l’esposto che la procura aveva deciso di archiviare. L’esponente dell’associazione “Tavolo della libera urbanistica”, affermava che «il verbale della Conferenza dei Servizi non solo non è stato sottoposto alla prima seduta utile, ma non è stato mai sottoposto al Consiglio Comunale». In particolare, la pubblicazione sarebbe dovuta intervenire dopo che la variante «fosse stata eventualmente approvata dal Consiglio Comunale». Sanvitto si è opposto alla richiesta della procura e ha ben argomentato, visto che De Robbio «non accoglie la richiesta di archiviazione per Virginia Raggi e dispone nuove indagini».

 

ALTRE INDAGINI - Nell’ordinanza, De Robbio indica anche quali accertamenti dovranno essere fatti dalla procura. Innanzi tutto la convocazione dei testi: il presidente della commissione urbanistica del IX municipio, Paolo Mancuso, e il consigliere municipale Paolo Barros, che dovranno chiarire perché non sia stato acquisito il parere della commissione urbanistica sull’iter di approvazione della delibera su . Quindi il pm dovrà approfondire «la sussistenza e le eventuali ragioni della evidente violazione di legge nel mancato coinvolgimento nel procedimento amministrativo del Consiglio comunale»