Dzeko ci sarà, esattamente come El Shaarawy. Loro due sono delle certezze, poi bisognerà invece capire chi gli girerà intorno. Già, perché domani pomeriggio Claudio Ranieri avrà a disposizione l’intera batteria di attaccanti, tutti mediamente in buone condizioni. (...) Di certo c’è, appunto, che si parte da Dzeko ed El Shaarawy, gli uomini che dopo i litigi di Ferrara stanno tenendo in vita la Roma nella corsa verso la Champions. Con i gol, ma non solo, perché El Shaarawy è fondamentale nei ripiegamenti difensivi e Dzeko, come al solito, lavora anche da regista offensivo. La gara con l’Inter, in tal senso, è stata esplicativa, quasi un manuale calcistico dei tanti movimenti che può mandare in scena il centravanti bosniaco durante una partita. «A San Siro, contro l’Inter, penso che Dzeko abbia dimostrato qual è il suo habitat naturale – dice Ranieri –. È un centravanti a cui piace venire incontro, partecipare alla manovra, essere un riferimento per i compagni di squadra che poi si possono inserire negli spazi. Gli può anche giocare accanto una punta, ma quella punta deve capire il suo gioco e inserirsi al momento giusto». (...) A sinistra, invece, ci sarà El Shaarawy, che non è solo il capocannoniere della Roma ma anche uno dei giocatori più in forma. «Sa fare gol e aiuta con delle ottime diagonali nella fase offensiva. Perotti, invece, non ha i 90 minuti nelle gambe». Dall’altra parte, a destra, dovrebbe invece esserci spazio per Kluivert, che Ranieri tiene sempre in ottima considerazione in virtù della sua velocità. L’alternativa, in caso, sarebbe Under. (...)
(gasport)