IL TEMPO (F. BIAFORA) - Petrachi è pronto a dire addio al Torino e spera di ripartire da Roma. Dopo oltre nove anni passati alla guida del ramo sportivo della società, il dirigente è vicino alla separazione con il club granata a causa di alcuni contrasti con Cairo. Il presidente dei piemontesi, che nel dicembre del 2017 aveva fatto firmare al ds un contratto fino a giugno 2020 e pensava ad un ulteriore rinnovo, è intenzionato ad esonerarlo a fine stagione a causa di alcune incomprensioni emerse recentemente su vecchie operazioni di mercato. Petrachi, dopo gli ottimi risultati di questa stagione (in caso di vittoria nel prossimo turno i suoi aggancerebbero il Milan), ha voglia di confrontarsi con una realtà più grande e auspica una chiamata della Roma, ben conscio che per liberarlo dal Toro Cairo vuole un risarcimento di natura economica, magari con un’operazione simile a quella che ha portato due anni fa Di Francesco e Defrel dal Sassuolo alla Capitale. Il dirigente leccese, che potrebbe essere sostituito dalla coppia Ventura-Bava a Torino, ha incontrato Pallotta a Boston nelle scorse settimane ed insieme a Campos è uno dei candidati a poter assumere un ruolo di natura tecnica accanto a Massara. Al momento però ci sono diverse anime all’interno della Roma e l’opzione più probabile è una permanenza dello stesso Massara nella posizione di direttore sportivo: le sue quotazioni sono in netto rialzo negli ultimi giorni e tutti a Trigoria spingono per una sua conferma come attore protagonista con pieni poteri. Dall’esterno è da evidenziare la spinta di Baldini, che ha consigliato al presidente americano di portare una nuova figura all’interno della dirigenza, cercando di rimediare all’errore fatto con Monchi. Vista la difficoltà di arrivare a Campos, blindato dal presidente del Lille, e con Mislintat già assunto dallo Stoccarda, Baldini sta proponendo con insistenza Petrachi, anche se persone a lui vicine assicurano che non è possibile considerarlo in pole position nella corsa alla poltrona giallorossa. A supportare Massara c’è anche Totti, che accanto all’ex delfino di Sabatini avrebbe la chance di crescere ulteriormente nella nuova veste dirigenziale, anche se non è stata ancora definito alcun incarico preciso per lui. Nel corso del pre-partita della sfida con l’Inter il ds ha dribblato qualsiasi domanda sul proprio avvenire, limitandosi a parlare della situazione legata a Dzeko, al centro di numerose voci di mercato negli ultimi tempi: “Ci appoggiamo completamente ad Edin, lui fa parte dei nostri progetti futuri. Anche se non ha fatto tanti gol quest’anno, ha fornito prestazioni, ha lavorato per i compagni. Nel finale di stagione porterà a casa i gol Champions”. La decisione definitiva è in mano a Pallotta: nei suoi uffici del Massachusetts ha avuto un approfondito faccia a faccia con Massara, con il quale ha analizzato ogni criticità della stagione ed ha iniziato a pianificare il futuro, parlando di allenatore, calciomercato e rinnovi di contratto dei giocatori. Sul fronte del tecnico non ci sono novità, i nomi di Conte e Sarri sono i preferiti, Gattuso, Giampaolo e Gasperini le alternative, con Ranieri jolly di riserva. Nelle settimane a venire è attesa una doppia scelta di fondamentale importanza per la Roma.