. Dovevano rappresentare un’arma in più tutta argentina Federico Fazio, Diego Perotti e Javier Pastore, mentre invece sono stati spesso una zavorra. Per gli errori in campo — il difensore — e per la contemporanea indisponibilità gli altri due. Basti pensare che, insieme, Perotti e Pastore hanno disputato 28 partite, Fazio da solo ne ha giocate dieci in più. Da quando però c’è Ranieri la musica (argentina, ma non solo) è cambiata. Perché Fazio con la difesa bloccata si trova meglio e infatti dopo aver saltato la prima contro l’Empoli per squalifica poi non è più uscito, mentre Perotti e, soprattutto, Pastore sembrano rinati. L’ex Psg ha ritrovato quella fiducia che negli ultimi mesi gli era mancata, visto il rapporto non proprio idilliaco con Di Francesco.
(gasport)