LA REPUBBLICA (F. FERRAZZA) - È bastato anche solo nominarlo che in città, sponda romanista, i tifosi sono entrati in fibrillazione. Mentre Ranieri si gode la vittoria di Genova (0-1 contro la Sampdoria), dalla Francia rimbalza la notizia di un contatto (o più di uno) tra Pallotta e Mourinho. La voglia di alzare l’asticella, provando a portare nella capitale un top coach, starebbe spingendo il presidente giallorosso a fare dei sondaggi tra i big della panchina, vedi prima Conte, adesso, appunto, lo Special One (in ballo anche per un ritorno all’Inter). Molto difficile riuscire però a convincere tecnici di quel livello ad accettare un ingaggio più “umano” e a trasferirsi nella capitale con un progetto che non preveda l’arrivo di campioni belli e fatti. Ma, di contro, la Roma garantirebbe al nuovo mister totale autonomia all’interno delle decisioni di Trigoria, alla ricerca più di un manager-coach che di un insegnante di calcio. Una suggestione che per ora sembra destinata a naufragare nei sogni dei tifosi, davanti ai quali si è rispalancata la possibilità di giocare la Champions anche la prossima stagione, grazie ai tre punti presi contro la Samp. In particolare De Rossi, che ha paura di non poter risentire l’emozionante musichetta europea, visto che il tempo non è suo alleato e al massimo potrà fare un’altra stagione da giocatore. Sempre che il club sia d’accordo nel fargli rinnovare un contratto in scadenza a giugno. Totti, a Genova, è stato molto chiaro, schierandosi al fianco dell’amico e spingendo affinché venga considerato come giocatore, non già come allenatore. «Daniele ci piace vederlo ancora in campo – le parole dell’ex numero 10 – è fondamentale per noi». Il ritorno al gol in campionato dopo 13 mesi (l’ultimo era contro il Torino il 9 marzo del 2018), riapre la corsa Champions per la Roma e aiuta De Rossi a vivere con più serenità un periodo complicato, per sé e per la squadra. La paura di non farcela ad affrontare un altro anno ad alto livello, sta lasciando sempre più lo spazio alla voglia di esserci ancora un po’, prima di pensare davvero a un futuro nelle giovanili come allenatore. Sembra sempre più vicino al West Ham, invece, Dzeko. Il club inglese sarebbe infatti disposto a sborsare ben nove milioni di euro l’anno pur di avere il centravanti che a Trigoria sembrano ormai aver deciso di cedere la prossima estate. Edin è fortemente tentato, ma aspetta di valutare tutte le offerte, con Everton e Inter che lo stanno corteggiando. Sul fronte ds, dopo l’addio di Monchi, si stanno valutando due ipotesi: una italiana e una straniera. Pallotta è attratto dalla seconda, da Luis Campos, del Lille, in particolare, dirigente molto legato, guarda caso, proprio a Mourinho, attraverso gli ottimi rapporti personali e d’affari col re dei procuratori portoghesi, Jorge Mendes. In Italia resta invece l’ipotesi Petrachi, oppure la conferma di Massara, con Totti vicino. La scelta ci sarà quando si capirà se la Roma giocherà o meno la Champions la prossima stagione.