IL MESSAGGERO (U. TRANI) - L'Italia entra in scena nelle qualificazioni per Euro 2020. Da favorita nel gruppo J, stasera affronta a Udine la Finlandia e martedì a Parma ospiterà il Liechtenstein. Mancini, puntando su interpreti giovani e di qualità, vuole subito dare un senso alla nuova avventura. Passano le prime 2 e quindi non dovrebbe avere problemi. La partenza (doppia) è in casa, in attesa delle trasferte di giugno in Bosnia e in Grecia. Si chiude il 18 novembre in Armenia.
MIRA DA RITROVARE - La Nazionale, dopo lo stop di 4 mesi, rimane la stessa. Soprattutto nell'impronta che già piace. Ma non è sufficiente. L'Italia crea chance, senza essere però concreta: solo 8 reti in 9 match con l'attuale ct. In 2 partite, contro i campioni d'Europa in carica del Portogallo (senza CR7, però), gli azzurri hanno addirittura fatto cilecca. E 2 gol li hanno segnati solo all'Arabia Saudita, a San Gallo e ormai 10 mesi fa, la notte del debutto di Mancini. Che, contro la Finlandia, si augura di ritrovare la precisione e la lucidità davanti alla porta avversaria. «Peccato aver perso alcuni giocatori che ci hanno ultimamente dato certezze giocando insieme. Chi li sostituirà dovrà dare il massimo e restare tranquillo». Esclusi Balotelli e Belotti e indisponibili Insigne e Chiesa, l'attacco cambia ancora: ecco il tridente con Bernardeschi, Immobile e il millennial Kean, liberi di scegliersi la posizione e la soluzione migliori. La benedizione è affettuosa e conferma quanto il ct punti sul diciannovenne di Vercelli: «Essendo giovane, non garantirà l'esperienza di Insigne. Ma ha entusiasmo, forza fisica e vede la porta. Deve solo fare quello che sa in allegria». Ma è il copione più che il singolo a rassicurarlo. Si fida di Barella, Jorginho e Verratti: «Dopo il gioco sono convinto che l'Italia ritroverà il gol. Ne segneremo da qui alla fine delle qualificazioni». Quagliarella, capocannoniere del campionato con 21 reti, è tornato in azzurro a 36 anni per aiutare il gruppo.
IMMAGINE DA RIQUALIFICARE - «Il mio debutto resta la prima partita, non lo è questa». Mancini inquadra subito il bersaglio. «L'obiettivo primario è la qualificazione all'Europeo, dopo aver comunque onorato la Nations League. Il ranking (18° posto, ndr) non ci piace. Bisogna risalire in vista del sorteggio per il mondiale. Fin qui ho cercato di riportare un po' di tranquillità e ho creduto nei nostri giovani. Dovremo poi lasciare fuori qualcuno e non sarà semplice. Ma siamo già cresciuti molto». Florenzi è tornato a Roma, al suo posto Piccini.
ISPIRAZIONE SVEDESE- Saranno più di 20 mila gli spettatori alla Dacia Arena. La gente vuole scoprire questa Nazionale. Non fa niente se la rivale è la Finlandia che, anche se scesa al 59° posto del ranking Fifa, ha comunque vinto il suo gruppo (2) della Lega C di Nations League, piazzandosi davanti all'Ungheria e alla Grecia. Dunque, promossa in B. Nel 2019 è già scesa in campo in 2 amichevoli in Qatar, vincendo contro la Svezia e perdendo contro l'Estonia, spinta proprio dalla nazionale di Kanerva 3 mesi prima in Lega D. Il 4-4-2 del ct, ex insegnate di matematica e di educazione fisica, è propositivo. Non solo il contropiede per la finalizzazione, affidata a Pukki, l'attaccante del Norwich leader in Championship. «Ci ispiriamo alla Svezia» la quasi minaccia di Kanerva, come per ricordare a Mancini il flop mondiale di Ventura nel novembre del 2017.