Mosé va di fretta, come tutti quelli della sua età. [...] Kean e i suoi fratelli sono nati con il telefonino in mano, abituati ad avere tutto a portata di clic. Kean è l’italiano più famoso della generazione dei «Millennial», il primo 2000 ad aver esordito in A e in Champions e anche il primo nei top 5 campionati europei ad aver segnato, e da venerdì sera è diventato anche il più giovane juventino a fare almeno due reti in una gara di A dal 1982 (meglio di lui solo Giuseppe Galderisi, 18 anni e 329 giorni).
[...] Chi lo conosce bene è Maurizio Viscidi, coordinatore delle nazionali giovanili [...]. Kean è il migliore di una bella nidiata di «Millennial». Nella Juventus è cresciuto con Hans Nicolussi Caviglia, 2000 come lui che con l’Udinese ha esordito in A. [...] Da tenere sott’occhio ci sono pure Fagioli (2001 della Juve), Tonali (2000 del Brescia) e Riccardi (2001 della Roma). «Negli ultimi anni c’è stato un ritorno a un calcio più tecnico e manovrato nei settori giovanili – racconta Viscidi –, nelle nuove generazioni vedo molto più talento che forza fisica, si insiste più sul possesso che sulla tattica, si insegna a non buttare via la palla. La federazione e i club hanno ripreso a lavorare insieme». [...]
I numeri raccontano che negli altri paesi per i giovani è più facile trovare spazio: Sancho, per esempio, ha giocato già più di 2000 minuti tra campionato e Coppa (8 reti); Vinicius, esterno offensivo brasiliano del Real, è già molto vicino ai mille. Anche i vari Sargent (Werder Brema), Kutucu (Schalke), Kabak (Stoccarda) e Torres (Valencia) hanno avuto più opportunità. «Ma anche da noi qualcosa sta migliorando – chiude Viscidi –, penso a Zaniolo o a Donnarumma. C’è stato un cambiamento che ha rimesso in moto tutto il meccanismo. [...]».
(Gasport)