Spalletti lo considerava importante, anche se si lamentava della sua discontinuità. Di Francesco era andato anche oltre, arrivando a definirlo in camera caritatis il suo esterno ideale, per la sua capacità di attaccare gli spazi ma saper anche aiutare in fase difensiva. Ranieri, invece, la prima cosa che ha fatto – terminata la partita vinta con l’Empoli – è stata quella di fargli i complimenti. Ma non per il gol segnato con cui ha aperto le danze, ma per tutte quelle corse e quei recuperi che hanno permesso alla squadra di essere compatta in fase difensiva e di rifiatare nel finale. Stephan El Shaarawy così oggi vive probabilmente il suo momento migliore da quando è alla Roma. (...)
(...) Che poi El Shaarawy sia davvero carico lo ha dimostrato anche ieri, parlando a Roma Tv. «I nove gol sono un traguardo importante, la voglia è di arrivare in doppia cifra – dice il Faraone –. La cosa più importante, però, è aver trovato la continuità, che prima mi mancava un po’. Mancano ancora due mesi, bisogna essere concentrati e fare il meglio per me e per la squadra». Ad iniziare proprio da Ferrara, dove Stephan dovrà fare l’esterno a sinistra con due compiti: aiutare in fase difensiva ed alzarsi in quella offensiva, per andare a dare una mano alla coppia d’attacco formata da Dzeko e Schick. «Quella con la Spal è una gara che dobbiamo vincere – continua – Anche se non sarà facile, loro vengono da due sconfitte e lottano per salvarsi. Metteranno in campo tanta rabbia, ma a noi servono i tre punti». (...)
(gasport)