IL MESSAGGERO (G. LENGUA) - Non è di certo un fulmine a ciel sereno quello che si è abbattuto ieri pomeriggio su Trigoria: l’esonero di Di Francesco era nell’aria e non ha stupito nemmeno più di tanto i tifosi accorsi sui social a commentare la notizia.
A differenza di altri addii che hanno trovato il favore del pubblico giallorosso, quello di DiFrancesco è stato mal digerito dalla maggior parte dei tifosi che navigano in rete: «Questi americani sono proprio forti: prima smantellano la squadra della passata stagione per fare le plusvalenze, comprano giocatori scarsi eccetto Zaniolo e poi la colpa è di DiFrancesco?», «LaRoma che esonera Di Francesco è come incolpare i cavalli che il carro senza ruote non cammini», «Pallotta è lo Zamparini americano».
Ma c’è anche un trend contrario composto da una parte di utenti d’accordo con la scelta della società: «Era la svolta che ci voleva ed era questo il momento di farla per provare ad invertire la rotta». La svolta si chiama Claudio Ranieri, tecnico testaccino che in passato aveva già allenato la Roma portandola a un passo dalla scudetto nel 2010: «Dopo questa bella notizia, vi dico che arriveremo terzi, Pastore rinascerà e scoprirete che Kluivert è un fenomeno», «Se è un problema fisico vediamo cosa può fare Ranieri in due mesi. Se è mentale, allora magari con la sua esperienza può incidere sulla testa dei giocatori», «L’ultimo allenatore a sfiorare lo scudetto con una squadra più scarsa tecnicamente di questa». Non solo messaggi positivi, però, c’è anche chi non crede che Ranieri possa risollevare le sorti giallorosse: «Stavolta non avrà le idee di gioco di Spalletti e la preparazione di Bertelli».