Gigio Donnarumma, Nicolò Barella e Federico Chiesa sono di fatto ancora dei nazionali Under 21, eppure è già loro una maglia da titolare nell’Italia dei grandi. (...) Ci sono poi soprattutto Zaniolo (’99) e Kean (2000), potenziali titolari a Euro 2020, sicure colonne in ottica Qatar 2022. Il Mancio ha già fatto esordire Kean lo scorso novembre, in amichevole contro gli Stati Uniti. Zaniolo, zero presenze per ora, fu invece convocato a settembre per la Nations League quando ancora non aveva esordito in Serie A: insomma, trattasi di veri e propri pallini del commissario tecnico azzurro. «Zaniolo pronto per il debutto? Va dato merito a Di Francesco, che l’ha fatto giocare quasi sempre e gli ha dato una fiducia enorme nella Roma — dice il Mancio —. Sì, ci può essere l’occasione di debuttare» (...) Diverso il cammino di Zaniolo, che è tornato a varcare le porte di Coverciano con tantissimi chilometri in più rispetto allo scorso settembre. Oggi è una colonna della Roma, e le cifre parlano chiaro: 19 presenze e 3 gol in campionato; 7 gettoni e 2 gol (doppietta al Porto) in Champions; altre 2 gare in Coppa Italia. Nicolò ha impressionato per personalità, fisico e intelligenza tattica: di fatto è un interno di centrocampo, ma gioca ad alti livelli anche in fascia oppure a ridosso della punta in un 4-2-3-1. «Pesante» il giudizio di Rino Gattuso: «Mi ricorda il primo Totti, anche per come tocca il pallone. E’ un bene per il calcio italiano, l’importante è che voli basso. Spero davvero che non si rovini». La Roma e il Mancio vigileranno con grande attenzione.
(gasport)