LA REPUBBLICA (L. D'ALBERGO) - Un incontro con la stampa convocato senza prima permettere ai giornalisti di leggere il parere sullo stadio della Roma del Politecnico di Torino. La gigantografia della sindaca Virginia Raggi proiettata sullo schermo della Protomoteca del Campidoglio e gli applausi (pochi) dei fedelissimi presenti allo show. Le domande contingentate e poi tanti saluti. La conferenza di ieri mattina — siamo pur sempre a ridosso di delicatissime consultazioni Europee — è servita alla sindaca Virginia Raggi per rilanciare il marchio pentastellato sul web. Solo e soltanto a quello, con l'accortezza di non sovrapporsi all'altro spettacolo grillino marchiato Luigi Di Maio. Quindi, lasciate oculatamente passare 24 ore dalla presentazione della prima card del reddito di cittadinanza, il teatrino di governo si è spostato in Campidoglio. Senza dare la possibilità di innestare un reale contraddittorio sull'unico grande investimento privato previsto a Roma, la sindaca ha ottenuto ciò che cercava. Proprio nel giorno in cui in aula Giulio Cesare maggioranza e opposizione litigavano sul concetto (ormai dimenticato?) di trasparenza.