IL MESSAGGERO (M. FERRETTI) - La Roma non può permettersi di non arrivare tra le prime quattro del campionato. Non può permettersi, in parole povere, di non partecipare alla prossima edizione della Champions League. Perché non è padrona, lo conferma la sua storia recente, di non mettere in cassa i soldi derivanti dalla presenza nella massima competizione continentale. Qualora il traguardo Champions non venisse raggiunto, le conseguenze sarebbero gravi, ed evidenti già a partire dalla prossima sessione di calciomercato. Con movimenti che, soprattutto in uscita, potrebbero essere ancora più pesanti rispetto a quelli degli anni passati. Uno scenario inquietante, se ci pensate bene.
IL CONTRIBUTO DI EDIN - Ragionamenti non inediti, ma che vanno rinfrescati adesso che la lotta per conquistare un posto Champions si sta facendo sempre più serrata, con la Roma (per ora) fuori dal gruppo delle elette al di là del sofferto successo di Frosinone. Qui, però, non è più tempo di pensare a quello che (non) è stato, ma solo a quello che sarà. O che dovrebbe essere, per arrivare a dama. I punti lasciati in modo vergognoso per strada nei mesi passati non verranno mai restituiti e, adesso, non è neppure il caso di individuare responsabilità e responsabili. Serve far punti e basta. Non serve neppure ricordare che in gennaio la Roma non ha (colpevolmente) fatto mercato in entrata. Il fatto non va assolutamente dimenticato, ma ora non si può tornare indietro. Il tempo per fare bilanci non mancherà. Così come per capire che Roma, intesa come dirigenti, staff tecnico e giocatori, farà nella prossima stagione. Oggi se qualcuno non remasse verso un'unica direzione, quella dell'interesse supremo della Roma, sarebbe semplicemente un traditore. Poi, se sarà il caso, morto un papa se ne farà un altro. Come sempre, da queste parti.
A Frosinone, contro una squadra che non aveva mai vinto in casa, Dzeko, dopo aver cambiato gli scarpini, risolve la faccenda all'ultimo respiro e con la sua doppietta dà un'altra bella spinta alla squadra verso l'Europa che conta. Ma la prestazione lascia abbastanza perplessi. Archiviati i ciociari, sabato arriverà il derby con la Lazio. Che, vista la classifica, avrà un doppio, intenso valore. Non si giocherà solo per il primato cittadino, ma anche per la Grande Europa. Senza trascurare, ovviamente, quanto sta accadendo a Milano, con il Milan (che con gli innesti di gennaio sta letteralmente volando) avanti ai giallorossi.