IL MESSAGGERO (M. CAPUTI) - Mai come ieri allo stadio Mazza di Ferrara abbiamo compreso cosa sia il calcio al tempo della Var. Assurdo o paradossale che sia, passare da una rete segnata e azzerata per un rigore concesso per una azione avvenuta poco meno di un minuto prima, è il nuovo modo di vivere una partita di calcio. È complicatissimo abituarsi e soffocare la gioia per un gol in attesa del check ma dobbiamo adeguarci. Con la tecnologia il calcio è sicuramente più giusto di prima e ne vale la pena. Piuttosto, mentre il Var riduce gli errori e muta il nostro modo di seguire le partite, è inammissibile quanto accaduto nel match di Lega Pro tra Cuneo e Pro Piacenza. Una vergogna alla quale il presidente della Figc Gravina deve porre fine una volta per tutte, senza se e senza ma.
Icardi, Piatek e Zaniolo sono tra i principali protagonisti del momento. E non è un caso che le loro storie s'intreccino con quelle delle loro squadre in piena lotta per i posti Champions. Icardi, degradato e momentaneamente infortunato, fa discutere ma intanto la sua assenza sembra aver compattato l'Inter che resiste al 3° posto. Piatek, 6 reti in 5 gare con il Milan, è una rivelazione doppia, prima con il Genoa e ora in maglia rossonera. Il polacco inventa gol e, al contrario di Higuain, sta facendo la differenza. Zaniolo è un talento esploso così rapidamente da essersi ritrovato in pochi mesi al centro dell'universo calcistico. Se gestirà il peso di questa debordante popolarità, allora sì che potrà diventare un campione.
Piatek, Icardi e Zaniolo diversamente eroi
18/02/2019 alle 16:48.