IL TEMPO (E. MENGHI) - Destabilizzante è sicuramente sapere che dietro le quinte della prioritaria attualità, fatta di calcio e risultati, c'è un futuro che prende forma senza di lui (e non solo). Destabilizzato o quantomeno non indifferente alla vicenda Baldini-Sarri è quel
lui, Di Francesco, che prova a mettere il Frosinone davanti alle incertezze, ma lascia
trasparire la tensione di chi si sente, e sarebbe strano il contrario, sotto pressione:
«Sono storie senza senso tirate fuori da un ambiente che destabilizza. A me tutto questo non interessa, il mio unico referente è Monchi, il resto sono chiacchiere. Mi piace parlare di calcio, voi - dice riferendosi alla platea di giornalisti a Trigoria-- avete maggiore interesse nel raccontare altro, ma per me conta solo la prossima partita». La questione diesse rimane
ingarbugliata, lo spagnolo non si è espresso in un senso o nell'altro su quello che farà da giugno in poi e il braccio destro Massara sarebbe pronto a raccoglierne l’eredità, ma come per l'allenatore a pesare sulla bilancia del futuro saranno gli obiettivi raggiunti e soprattutto quelli mancati, con l'ago dell’autocritica a stabilire da quale parte pendere. Monchi riflette sulla possibilità di un prematuro addio, cosa che Di Francesco invece non ha mai fatto e mai farà, ma c'è il rischio che qualcun altro scelga per lui. Baldini si è messo in contatto con Sarri, non è il piatto caldo sulla tavola o la telefonata a cambiare la sostanza: «C'è chi ha detto di avermi visto a cena a Londra con Franco, ma l’ultima volta che l'ho sentito era in Sudafrica e credo sia ancora lì. Ho un contratto con il Chelsea anche perla prossima stagione, è impossibile per me - giura diplomaticamente il tecnico ex Napoli - avere un
contatto con un’altra squadra». Una smentita che conferma i buoni rapporti tra i
due e non toglie il peso dalle spalle larghe dell'allenatore romanista, che la pressione
ha imparato a sopportarla in questa complicata stagione, a cui può dare una svolta già
in due settimane: «Non facciamo l'errore di pensare alle prossime sfide, come fa
quest'ambiente. Alcuni dei diffidati giocheranno a Frosinone, farò valutazioni in base al turnover che serve per far recuperare energie, anche nervose, a chi ho visto meno lucido col Bologna». Il Milan ha vinto e non si può perdere il passo Champions, ma qualche calcolo
Di Francesco lo farà in vista del derby con la Lazio e dell'ottavo di Champions col Porto. Tra i giocatori soggetti a squalifica dovrebbe rinunciare a Manolas, rilanciando Jesus dal 1’ col diffidato Fazio, Florenzi (sostituito da Santon) e soprattutto Zaniolo: «Per la sua età ha
giocato tanto, questa cosa l'ha un po’ subita ed è probabile che riposi. Ci sta che prenda qualche ammonizione, ma a volte non è stato tutelato dagli arbitri». Con lui in panchina dovrebbe essere Pellegrini il trequartista o la mezzala (il modulo non sarà il 3-5-2 goliardidcamente annunciato in conferenza stampa) con De Rossi sicuro titolare e Nzonzi in ballottaggio con Cristante, in attacco con Dzeko che «speriamo faccia gol perché dobbiamo vincere» ci saranno due tra Perotti, Pastore, El Shaarawy e Kluivert, con i primi due favoriti. Under, nonostante tre sedutein gruppo, resta a casa con Schick e Karsdorp perché «non è pronto».
DiFra sotto pressione: «Conta solo il presente»
23/02/2019 alle 16:40.