IL MESSAGGERO - Lorenzo fa l’assist, Stephan il gol: la Roma festeggia, con la Champions nella testa. Il segreto del successo? Ecco l’assistman, «Ho visto nel gruppo la cattiveria giusta. Dopo il pari del Toro ho guardato negli occhi dei miei compagni e non ho temuto nemmeno un secondo di non poterla vincere», parla quasi da leader Lorenzo Pellegrini. Che, sotto lo sguardo dell’ex regista giallorosso Pizarro (in tribuna accanto a Vito Scala), ora fa il mediano, dopo aver vissuto da trequartista, il ruolo dei big. «Mi piace di più giocare avanti ma anche da mediano riesco ad alzarmi e a inserirmi. Ora l’Atalanta, un test importante. E’ una squadra che punta molto sull’aggressività, sul fisico, proprio come il Toro. Ma se giochiamo come stavolta il risultato sarà a nostro favore».
FARAONE ISPIRATO - Ecco poi, il protagonista del 3-2, El Shaarawy, al rientro dopo quasi due mesi e al 6° gol stagionale (nessun compagno meglio di lui in campionato). «Vittoria molto importante e sofferta. Quando siamo andati sul tre a due è subentrato l’orgoglio e il cuore. Siamo stati bravi. Il Toro non aveva mai perso fuori casa, ha giocatori di qualità e non era sicuramente facile. Ci siamo distratti e abbiamo subito la rimonta, dovevamo essere più lucidi, poi c’è stata la nostra grande reazione». L’ingresso in campo a freddo è stato un problema per Stephan. «E non ho ancora i novanta minuti nelle gambe, nel finale mi sono venuti i crampi. Nuovo inizio? E’ una vittoria che volevamo tantissimo. L’errore che non dobbiamo più commettere è rilassarci. Quando poi si perde una partita siamo punto e a capo. Dobbiamo tenere un equilibrio, sappiamo di essere una squadra forte ma dobbiamo dimostrarlo partita dopo partita. L’obiettivo è il quarto posto e dobbiamo pensare partita dopo partita».