Giustizia è fatta sulla vicenda che ha coinvolto l'arbitro Claudio Gavillucci, il fischietto di Latina escluso dalla Commissione Arbitri Nazionale di Serie A lo scorso giugno per "ragioni tecniche". Manca solo che sia riconosciuta. Ragioni non motivate a sufficienza, a quanto pare, dato che giovedì la Corte Federale d'Appello della Figc ha annullato la delibera che aveva disposto la dismissione di Gavillucci dalla CAN A. Promosso in CAN A nel 2014-2015, al termine della scorsa stagione Gavillucci aveva arbitrato 50 partite nella massima serie, balzando alle cronache per aver interrotto per 3 minuti la parata Sampdoria-Napoli dell'anno scorso a causa di cori razzisti. E anche a seguito della delibera di giugno non ha smesso di esercitare la professione.
Nella serata di ieri gli altri arbitri della CAN A hanno ricevuto la convocazione ma Gavilucci invece non l'aveva ancora avuta, non senza una dose di imbarazzo da parte di più d'uno dei vertici Aia/Can. E così i legali hanno inviato un'intimazione ad adempiere.
(Corsport)