LEGGO (F. BALZANI) - Cautela che fa rima con paura. Paura di dover fare i conti pure nel 2019 con un problema che da solo di certo non si risolverà. L'anno di Daniele De Rossi è iniziato con una nuova visita di controllo a Villa Stuart al ginocchio destro che lo fa penare da mesi e che lo tiene ai box dal 28 ottobre scorso quando alzò bandiera bianca durante la sfida col Napoli. La lesione a una cisti del menisco e la contusione che ha traumatizzato la cartilagine come fosse una frattura continuano a tormentarlo soprattutto nei cambi di direzione. Il ginocchio non si gonfia, ma fa male. E nonostante qualche progresso a metà dicembre la situazione non sembra poter migliorare di molto.
L'indicazione del professor Mariani e dello staff medico della Roma è sempre lo stesso: l'operazione chirurgica. Che risolverebbe il problema ma che costringerebbe De Rossi a stare fermo per almeno tre mesi. Troppi per il capitano con il contratto in scadenza a giugno. La Roma lo rassicura sul rinnovo per un'ulteriore stagione (a stipendio quasi dimezzato), ma Daniele non vuole sentirsi un peso. Anche ieri alla ripresa (dei suoi compagni) dopo le vacanze ha svolto solo individuale e non sarà a disposizione per sfida di coppa Italia con l'Entella di lunedì. Le sue condizioni saranno valutate giorno per giorno, ma stabilire oggi una data per il rientro è pura astrologia. Per questo De Rossi - che si è preso qualche giorno per pensarci - sta valutando seriamente l'ipotesi di finire sotto i ferri.
«È l'infortunio più grave della mia carriera. Si parla di cartilagine, ho subito una lesione grave. Sarebbe gravissimo se si dovesse rompere ancora a 35 anni. Ci vuole tempo, ho ripreso a correre e a calciare ma sono ancora indietro. Sono vicino alla fine», ha dichiarato il centrocampista prima di Natale. La sua assenza sta pesando molto sul rendimento del reparto, sia in termini tattici sia per la leadership di De Rossi. Il rischio che questi possano essere gli ultimi mesi del numero 16 in maglia giallorossa è concreto. Nel futuro c'è un ruolo di allenatore, magari partendo dalle giovanili.
Nel frattempo Monchi sul mercato sta cercando un giocatore con le sue caratteristiche già per gennaio ma sta trovando tante porte chiuse: dopo Donsah, Weigl e Samassekou è stato il turno di Bennacer («Fino a giugno non si muove», ha detto ieri il ds dell'Empoli) e De Roon. Il sogno - in vista dell'estate - è Barrios del Boca Juniors, che però piace pure al Real Madrid.
De Rossi spalle al muro: il ginocchio non migliora
08/01/2019 alle 13:12.