Non ci resta che DiFra. Roma, gli ex assolvono il tecnico: «Sono i giocatori a dover dare di più»

11/12/2018 alle 12:59.
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LEGGO (F. BALZANI) - C'è una Roma che crede ancora in Di Francesco. È quella degli ex calciatori giallorossi pronti a difendere la posizione del tecnico e a mettere al centro della critica l'atteggiamento della squadra che ieri ha iniziato il ritiro punitivo tra musi lunghi e silenzio. «Sto tutta la vita dalla parte di Eusebio. Non dimentichiamo che la Roma ha ceduto giocatori forti e si è ritrovato a lavorare con un gruppo nuovo formato da tanti giovani. Non credo sia lui il problema, in campo poi ci vanno i giocatori», il parere di Francesco Moriero che ha però confidato di vedere bene Conte sulla panchina romanista («Ci ho parlato, e l'idea lo stuzzica»). In difesa di DiFra - che gode pure del supporto incondizionato di Totti - corre Sebino Nela: «Il pareggio con il Cagliari non è questione di panchina, una squadra come la Roma deve saper gestire una partita del genere: stiamo parlando di un doppio vantaggio, per giunta in superiorità numerica. Non riesco a dare troppe colpe a Di Francesco, in campo ci vanno i giocatori. La personalità o ce l'hai o non ce l'hai».

Dito puntato quindi contro Manolas e compagni. Anche i tifosi non risparmiano critiche ai calciatori, ma hanno individuato in Monchi e Di Francesco i maggiori colpevoli. Giuseppe Giannini avanza una proposta: «I giocatori devono prendersi un po' di responsabilità ed io insisto nel dire che andrebbero aperti i cancelli per far sentire da vicino i tifosi per costringere la squadra ad allenarsi a cento all'ora sempre, e dimostrare chi è uomo e chi non lo è, chi ha gli attributi e chi no. Altrimenti Di Francesco sarà sempre da parafulmine. Detto ciò a Cagliari ha sbagliato i cambi». Errori che rimarca pure Marco Cassetti: «Sicuramente ha sbagliato anche il tecnico, ma esonerarlo ora a cosa ti porterebbe? Avresti un nuovo allenatore come Sousa che magari all'inizio può dare lo scossone, ma i problemi resterebbero gli stessi».

Proprio la mancanza di alternative credibili è uno dei motivi che ha spinto la Roma a confermare la fiducia (limitata) a Di Francesco. L'obiettivo è quello di poter arrivare a Conte a giugno tanto che ieri sono crollate pure le quote dei bookmaker: l'approdo dell'ex juventino è dato a 3,50. La permanenza per altri 6 mesi di Eusebio a 2,25. Molto dipenderà da ciò che accadrà da qui al 30 dicembre contro Genoa, Juventus, Sassuolo e Parma. Mentre la squadra era in ritiro, ieri Baldissoni ha inaugurato la nuova sede amministrativa all'Eur.