LA REPUBBLICA (F. FERRAZZA) - La Roma decide di suicidarsi. Così, senza avere alcun alibi. Il Cagliari le rimonta ben due gol (2-2), con il secondo, quello del pareggio, arrivato all’ultimo secondo, quando i giallorossi avevano sul campo il vantaggio di due uomini. Dovevano riportare tre punti dalla Sardegna, tornano invece solamente con uno che poco (o nulla) smuove in classifica (21 punti in 15 giornate).
E l’ultima rimonta subita dalla Roma, in superiorità numerica, in serie A, risaliva al settembre del 2012, contro la Sampdoria. «Mi arrabbio quando vedo le scelte sbagliate di giocatori che vogliono fare gol e non passano la palla — addossa le responsabilità ai suoi, Di Francesco — non parliamo di tattica, c’erano calciatori di esperienza e non si possono prendere gol così a 30 secondi dalla fine. Ho modificato qualcosa della formazione perché ho visto che non eravamo lucidi e non tenevamo più palla, ma se non ci sta l’attenzione giusta, prendi i gol». E ancora: «Abbiamo dimostrato di avere deficit mentali importanti, dopo il gol abbiamo avuto paura. Facciamo fatica ad addormentare le partite e abbiamo De Rossi fuori da 40 giorni: lui è il nostro leader e a volte comunicare con uno come lui aiuta. Dal settantesimo siamo stati fragili a livello mentale». Nessuna assunzione di responsabilità da parte di Di Francesco, che prima della gara era stato di nuovo protetto da Monchi. «La fiducia su Eusebio resta al 100%». Per il momento sembra essere così, anche se Pallotta è molto arrabbiato per una Roma che vede lontanissima la zona Champions e la panchina resta a tempo. Peccato per la bellissima rete di Cristante (apparso in crescita) e per il quarto gol in questo campionato per Kolarov (quello del raddoppio romanista, deviato da Cerri), uguagliando così il suo record realizzativo di sempre: ci era riuscito solamente nella stagione 2006/07, quando giocava nell’Ofk Belgrado.
Cinquanta le presenze totali, invece, per Ünder con la maglia giallorossa, all’interno di un attacco giovanissimo (età media 20,5 anni) schierato ieri da Di Francesco. Con Ünder, infatti, Schick, Kluivert e Zaniolo trequartista. Prima della gara Monchi aveva poi parlato dimercato. «Stiamo lavorando e parliamo con il mister per capire le necessità della squadra — spiega il ds giallorosso — sapendo entrambi bene che sono importanti i giocatori che abbiamo in rosa. Gli infortuni non cambiano nulla delle nostre strategie per la finestra di gennaio: non sono gravi».