Da Spalletti a DiFra: è sempre colpa loro?

20/12/2018 alle 13:53.
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Sono pochi a non abbandonare il carro mentre vi scende colui che, fino alla notte del 29 ottobre, era il vincitore indiscusso. Luciano , retrocesso dalla in Europa League. Era un lunedì sera, e l’ aveva asfaltato la Lazio all’Olimpico: 3-0. La data è importante. Un mese e mezzo fa. Sabato 3 novembre si giocò -. Il (di Ivan Juric, ancora) aveva recuperato la partita con il Milan appena tre giorni prima, si ripresentò a San Siro sfinito, ne prese cinque. E così i successi consecutivi dell’, e di , diventarono sette. Come sette erano stati ai tempi di Stefano Pioli. (...) L’allenatore è importante, ci mancherebbe, ma gode di un rango che va dal deus ex machina al «capo» espiatorio. Prendete la : se vince la , l’avrà vinta Cristiano Ronaldo; se la perde, l’avrà persa Massimiliano Allegri. È un gioco che, da Mourinho in giù, gli stipendi corrisposti rendono assolutamente sostenibile. Pagati per pagare: da sempre. Ogni tanto, però, scoprire l’America serve per aggiornare i confini della mappa. I giocatori, loro, ormai vanno in campo con l’alibi incorporato. (...) Un altro è Eusebio . In undici contro undici, la Roma conduceva 2-0 a Cagliari. In undici contro nove, viceversa, ha pareggiato 2-2. Secondo voi, cambi a parte, cosa potrà mai aver suggerito dalla panchina in momenti così concitati? «Ragazzi, andate pure al bar, è fatta». Suvvia.

(gasport)