Radja Bonucci... pardon, Nainggolan, non aveva lo sgabello ma è rimasto seduto vicino all’ingresso degli spogliatoi. [...] Il contorno di Inter-Napoli è in realtà un piatto principale. Ci ha pensato Nainggolan a renderlo tale: lo sarebbe stato comunque, dopo la squalifica imposta dal giudice di Appiano, Marotta. A maggior ragione dopo il caso dei tre audio di una conversazione whatsapp diventati di dominio pubblico il giorno di Natale, come un regalo di quelli poco graditi, in cui il Ninja metteva in serie un «Mamma mia, sto facendo un macello qua… Voglio tornare» alla voglia di rivincita del «mi danno tutti per finito, ma tanto ho sempre dimostrato sul campo». E infine, sempre a proposito della presunta voglia di rientrare alla Roma: «Sono amico di Totti, magari spingerà lui… Ma poi dovrei fare un casino qui per potermene andare». [...] Ma l’impatto è comunque forte e fa discutere i tifosi, che a San Siro si sono schierati dalla parte del club, con uno striscione che recitava «finalmente una presa di posizione della società...» [...].
Marotta, in ogni caso, ha provato a lanciare messaggi meno duri: «La nostra posizione l’abbiamo esplicitata nel comunicato stampa – ha detto l’a.d. –. In società abbiamo raccolto l’indicazione dell’allenatore, che è il leader del gruppo. Ma il ragazzo è comunque venuto allo stadio e questo dimostra il suo attaccamento. Non va messo sul banco degli imputati: ha sbagliato, la società è stata vigile e ha preso provvedimenti. Il caso è chiuso». [...] «Non credo che il giocatore finirà sul mercato, non penso che una storia del genere possa invalidare quella che è stata una decisione presa a luglio». [....]
(Gasport)