IL MESSAGGERO (M. FERRETTI) - Ma di questo passo dove andremo a finire? Ecco la domanda che accompagna le riflessioni sul campionato. E, soprattutto, sul cammino della Juventus. Che, tanto per ricordarlo, ha collezionato 34 punti in dodici giornate. Un’impresa mai riuscita prima ad un’altra squadra. Questo significa che, se dovesse continuare con questa media, il gruppo di Max Allegri taglierebbe il traguardo finale a braccia alzate con 108 punti in cassaforte. Un’enormità. Che farebbe impallidire anche il bottino di 102 punti portato a casa dalla Juventus di Antonio Conte nel campionato 2013-14. L’eccezionalità del rendimento della Juventus di CR7, e quindi l’unicità dell’attuale campionato, sta in un altro dato: non era mai accaduto che, dopo 12 giornate, tra la prima e l’ultima in classifica ci fossero 34 punti di distacco. È vero, il Chievo, fanalino di coda a quota 0, è partito con una penalizzazione di 3 punti, ma i numeri veri sono quelli stampati oggi sulla classifica. Dopo 12 turni del campionato 2013-14, quello dei 102 punti della Juve, davanti a tutti c’era la Roma di Rudi Garcia con 32 punti (Juventus 31) e l’ultima in classifica era ancora il Chievo ma a quota 6. Evidentissima, quindi, la differenza che sottolinea ancora una volta la mostruosità del rendimento della Juve di oggi. Un altro dato interessante: nel passato campionato, alla dodicesima giornata il Benevento era ancora a quota 0, ma la capolista Napoli aveva 32 punti. Alle spalle dei bianconeri c’è proprio il Napoli di Carlo Ancelotti che pur tenendo, bene o male, il passo della capolista (sta 6 lunghezze dietro) viaggia più lento rispetto all’ultimo Napoli di Maurizio Sarri. Eppure, nonostante abbia 4 punti in meno del passato campionato, il Napoli dà l’impressione di correre in maniera vertiginosa perché davanti ha la Juventus dei record. Ma, come detto, i partenopei vanno più piano di un anno fa.
GUARDANDO L’EUROPA - Allargando il discorso alla zona Champions, la situazione attuale è molto diversa rispetto a quella del passato campionato. Oggi è così: Juventus 34, Napoli 28, Inter 25 e Lazio 22. Un anno fa, era Napoli 32, Juventus e Lazio 31, Inter 30. Questo vuol dire che, se dovesse essere confermato questo trend (al di là del nome delle squadre), per accedere alla prossima Champions potrebbero bastare meno punti rispetto ad un anno fa. La Lazio, ad esempio, nello scorso maggio è rimasta fuori dal quartetto europeo con 72 punti: la squadra che nel campionato in corso alla fine collezionerà 72 punti avrebbe invece grosse probabilità di entrare tra le prime quattro. La Lazio intanto è in ritardo di 9 punti, la Roma uguale, -9. Il ragionamento che porta a conclusioni finali ovviamente verte sulla media punti dopo 12 turni e nulla impedisce a chi sta dietro di migliorare in maniera decisa la propria media-gara o a chi sta avanti di peggiorarla, ma intanto una cosa appare indiscutibile, e cioè che per merito/colpa della Juventus un campionato così non si era mai visto. I bianconeri, per dirne un’altra, hanno già doppiato la nona, la decina e l’undicesima in classifica (Fiorentina, Torino e Parma). In più, hanno 13 più della quinta in classifica: questo vuol dire che, se continuassero con questo passo, la certezza di giocare la prossima Champions potrebbero averla molto prima di Pasqua, 21 aprile 2019.