TUTTOSPORT (V. FELTRI) - Se c'è una cosa, in Francesco Totti, che ha sempre destato la mia ammirazione di appassionato di calcio, è come a lui sia riuscito di conquistare le mete più ambite avendo caratteristiche e comportamenti che sembrano l'opposto di quelli richiesti oggi per diventare un vip. Totti ha avuto gloria, forse anche l'immortalità, denaro, una moglie bella e sagace, una famiglia unita, visibilità televisiva - e addirittura letteraria - che va molto oltre il pallone, e ha mostrato al mondo un personaggio le cui evidenze sembrano essere la timidezza, la semplicità di pensiero, un eloquio non indimenticabile. [...]
PANE E SALAME Quanto al rapporto con i tecnici, la costante è che loro rima Quelli che lo hanno capito di più sono statigli allenatori pane e salame, già a partire dagli esordi, con Boskov e Mazzone. Si sa che i tecnici blasonati amano considerarsi il dodicesimo in campo e li innervosisce che un fuoriclasse possa oscurare i loro meriti: per questo parlano sempre di gruppo e talvolta arrivano all'estremo masochismo di emarginare o ingabbiare il migliore dei loro calciatori. Con Bianchi, Liedholm e Spalletti le cose non andarono benissimo, mentre Zeman, che arrivò alla Roma nel 1997, ne fece un vero numero 10. [...]
SOVRANISTA E POPULISTA È curioso come la storia di Totti porti con sé, involontariamente, anche una strana modernità "politica" sovranista e populista giallorossa: tutta la vita passata nella stessa squadra, solo la città di Roma nella testa e nel cuore, senza un ripensamento né una tentazione: «Quando una squadra straniera viene a giocare a Roma», disse, «e prima i giocatori fanno il giro della città, je s'alza l'indice de rosicamento: così in campo giocano più duro, fateci caso. E per colpa della bellezza dei nostri monumenti. Uno sgambetto per l'Altare della Patria. Un tackle in scivolata per la Domus Aurea. Un'entrata da dietro per le Catacombe di San Callisto». Ed è lo stesso, complice anche quel suo sembrare sempre leggermente a disagio, nel personaggio fuori dal campo: ricordate gli spot pubblicitari per Vodafone, in cui lui si fa compatire dalla moglie Ilary Blasi, e ha sul volto quella geniale espressione persa dell'uomo rassegnato che ha capito tutto e si arrende, che ricorda tanto il primo Alberto Sordi. [...]
TEMPI DA CABARET Sono costretto a vagare in maniera disordinata, quando parlo di Totti, perché il giocatore e l'uomo sono così connessi, che appena penso a una giocata mi viene in mente qualcos'altro. L'umorismo, per esempio. Chi altri ha tenuto allegramente a battesimo un libro sulle barzellette che lo riguardano? La lentezza, a volte le incertezze lessicali nel rispondere alle domande degli intervistatori e il suo vocabolario apparentemente povero, rivelano tempi comici da cabaret e una capacità di sintesi identica al suo modo di giocare: una tipica giocata alla Totti risolveva l'azione in un metro, lasciando partire una palla perfetta trenta passi avanti, movimenti calcistici misurati al centimetro, come sul palco un grande attore di teatro. [...]
Impegnato su vari fronti di beneficienza, ha adottato a distanza 11 ragazzi di Nairobi, che entreranno a fare parte della scuola calcio da lui fondata. E il libro sulla sua vita, "Un capitano", scritto con Paolo Condò per Rizzoli, sta scalando le classifiche. I grandi campioni giocano anche da fermi.