(...) La Roma ad agosto entra in un girone di Champions abbordabile in cui c’è il Real Madrid e c’è il fondato presupposto che possa passare il turno come 2a della classe. A novembre, con un turno di vantaggio, la profezia si materializza, però il clima intorno alla squadra è cambiato, perché il modesto cammino in campionato ha così esacerbato l’ambiente che la sconfitta interna contro i campioni d’Europa (...) ha riacceso i malumori ciclicamente nati in questo inizio di stagione. (...). La frattura con la maggioranza del tifo è evidente. Il problema non è la sconfitta contro il Real Madrid, ma il fatto che per certi versi abbia rappresentato la smaterializzazione di un sogno. Ovvero: in campionato la Roma sorprende perché sotto le aspettative e in Champions non sorprende perché non all'altezza delle big. Le cause? L’universo giallorosso si divide. Anche per il sondaggio proposto dalla «Gazzetta» (...) i più sotto accusa sono il presidente Pallotta e Monchi (quasi il 60%), quindi la squadra (poco più del 27%) e quindi l’allenatore (circa il 13%). (...). Intendiamoci, nessuno a Trigoria vuole mandare via l’allenatore, anzi il contrario – che ieri ha parlato alla squadra ribadendo i soliti concetti di attenzione e grinta –, ma un k.o. contro l’Inter potrebbe avere effetti imprevedibili. E il nome di Paulo Sousa continua ad aleggiare nell'ambiente. Pallotta è deluso anche se, proprio come Di Francesco, crede che il problema sia più mentale che tecnico. Di certo, però, i troppi infortuni muscolari – giunti a quota 19 – lo lasciano perplesso sulla preparazione, che in estate era cambiata per non avere più cali in inverno come nella scorsa stagione. (...).
(gasport)