Ancora non si è mosso nulla, ancora non ci sono stati incontri ufficiali. Né in agenda ci sono date segnate con la penna rossa. Ma questo non vuol certo dire che la Roma non ci stia pensando, anzi. Perché se è vero che il mercato di gennaio è lì, ad un passo (e Monchi sta lavorando forte per mettere mano alla sua Roma), è anche vero che la questione dei rinnovi contrattuali a Trigoria è considerata altrettanto d’attualità. Perché ce n’è uno (quello di capitan De Rossi) che va ad esaurirsi a giugno prossimo, due (quelli di Dzeko ed El Shaarawy) che scadranno nel 2020 e altri due (quelli di Under e Lorenzo Pellegrini) su cui la Roma ha intenzione presto di cambiare un po’ di cose (...) Monchi dovrà affrontare anche le questioni legate ai contratti di El Shaarawy e Dzeko, entrambi con scadenza 2020. Il che, in sostanza, vuol dire prendere una decisione entro i prossimi 3-4 mesi, evitando insomma di arrivare a ridosso dell’ultimo anno di contratto. Su Dzeko in società ci sono due anime diverse: una pensa che sia opportuno spalmargli il contratto di un anno, portandolo al 2021; l’altra ritiene invece che possa essere arrivato anche il momento di dare spazio a Schick, puntando sul centravanti ceco. Di certo c’è che entro giugno bisognerà prendere una decisione: o allungare il contratto o dirsi addio. (...) Poi c’è Lorenzo Pellegrini, la cui clausola di 30 milioni (biennale, 15+15) è appetibile e stimola tante squadre, ad iniziare dal Manchester United. Ecco perché anche qui ci si rimetterà a tavolino, per evitare in futuro qualsiasi brutto scherzo.
(gasport)