(...) È presto per immaginare chi si giocherà la finale di una delle Champions (in teoria) più equilibrate degli ultimi anni. Il dominio recente del Ronal Madrid ha fatto dimenticare che il torneo d’inverno non è mai quello dell’eliminazione diretta. Troppe volte i «campioni» dei gruppi si sono persi per strada. Il quadro è confuso e affascinante. Le strade di Ronaldo e del Real si sono separate, e al momento sembra che sia il club quello che ha sofferto di più. Il City è fortissimo, Guardiola un teorico, ma la Champions non è la Premier e il Lione gli ha già giocato uno scherzetto. Il Barça fa paura ma non è immune da inciampi (vedi Roma). Il valore reale del Bayern è un enigma. Il Psg non è ancora maturo. Il Liverpool deve confermarsi. E infine sembrano tornate, in massa, le italiane: Juve, Roma, Inter e Napoli sono tutte possibili qualificate e potenziali outsider quando comincerà l’altra Champions. Quella che dà la coppa. (...). A 180’ dalla fine dei gruppi, il tabellone sembra abbastanza definito: se non succedono terremoti, soltanto nel girone del Napoli non è chiaro «chi» e «come». Mentre le altre 14 qualificate sembrano più o meno identificate. Meno chiaro il discorso per le prime e le seconde, (...).
GRUPPO G Tutto dice Real e Roma. Solari sta convincendo Florentino e tifosi: sembra vicino alla conferma. La sfida con la Roma non è decisiva e comunque ai giallorossi, anche in caso di sconfitta, basta un punto a Plzen. (...).
(gasport)