LAROMA24.IT - Dopo l'ultima giornata di campionato gli opinionisti dei principali quotidiani sportivi esprimono i propri giudizi sui verdetti dei match e sull'attuale classifica di Serie A. Per Massimo Caputi: "L'ultimo turno ha indubbiamente sorriso alla Roma di Di Francesco: ritorno alla vittoria, punti guadagnati sulle avversarie e prestazioni convincenti di alcuni giovani (Kluivert e Cristante) e meno giovani (El Shaarawy). Aggiungendo la rete di Schick il bilancio è più che positivo. Attenzione però: la strada è ancora in salita". Tiziano Carmellini la prova degli uomini dei giallorossi restituisce tranquillità a tutto l'ambiente: "Una prova di forza che riappacifica la Roma con il suo pubblico che in realtà non l'aveva mai abbandonata ma aveva si storto il naso per un andamento in campionato altalenante rispetto alle uscite in Champions".
Riflessione amara invece quella di Mario Sconerti, che si sofferma sulla netta superiorità della Juventus rispetto a tutte le altre squadre di Serie A: "L'abitudine alla forza della Juve ha permesso agli altri di abbassare la propria qualità incassando gli stessi soldi, cioè aumentando i profitti. E questa fuga dalla qualità che sta mandando la Juve fuori dal campionato, a farla correre nella Superlega. «Perché in serie A il prodotto sta vivendo uno dei suoi momenti più bassi»".
Ecco i commenti di alcuni degli opinionisti più importanti della stampa, pubblicati sulle colonne dei quotidiani oggi in edicola.
IL MESSAGGERO (M. CAPUTI)
Il campionato lascia spazio alla Nazionale di Roberto Mancini proprio quando l'ex ct Ventura si dimette dal Chievo. Esattamente un anno e un giorno dopo la catastrofica figuraccia dell'Italia contro la Svezia, e con 1 solo punto conquistato in quattro gare. La missione di salvare il Chievo è complicata, se non impossibile, proprio per questo la scelta di assumere l'incarico nonché quella di dimettersi a sorpresa, conferma lo stato confusionale del tecnico, oggi come allora. Chissà se sia stato un caso, oppure un cambio deciso di direzione (c'è da augurarselo), sta di fatto che nell'ultimo turno gli arbitri, Irrati e Mazzoleni su tutti, sono tornati a consultare il Var. Il risultato è stato confortante, evitando errori e confermando la sua imprescindibilità. Gli impegni europei hanno avuto un discreto peso sui risultati, con il conseguente cambiamento di posizioni in classifica. Inter e Lazio hanno pagato sul piano fisico e mentale, la Juventus ha accumulato la rabbia per battere di prepotenza il Milan, mentre Napoli e Roma hanno dato continuità alle note positive. Il tracollo eclatante della squadra di Spalletti, alimenta i dubbi sul suo ruolo di seconda forza del campionato. Non tanto nei confronti della Juventus, ma del Napoli, confermatosi più maturo e completo dei nerazzurri. L'ultimo turno ha indubbiamente sorriso alla Roma di Di Francesco: ritorno alla vittoria, punti guadagnati sulle avversarie e prestazioni convincenti di alcuni giovani (Kluivert e Cristante) e meno giovani (El Shaarawy). Aggiungendo la rete di Schick il bilancio è più che positivo. Attenzione però: la strada è ancora in salita.
IL TEMPO (T. CARMELLINI)
La Roma si rimette in piedi anche in campionato dopo aver ipotecato gli ottavi di Champions League. Contro la Sampdoria all’Olimpico serviva una vittoria e successo e’ stato. Netto, senza repliche: 4- 1, una prova di forza che riappacifica la Roma con il suo pubblico che in realtà non l'aveva mai abbandonata ma aveva si storto il naso per un andamento in campionato altalenante rispetto alle uscite in Champions. Un successo che vale ancor di più visti i risultati delle dirette concorrenti per i posti buoni in chiave Europa della prossima stagione: Di Francesco stavolta prende punti a tutti. L'Inter sconfitta meritatamente a Bergamo, il Sassuolo ferma sull' 1 - 1 la rincorsa al terzo posto della Lazio e in serata il Milan si deve arrendere alla solita Juventus: il bilancio trasforma la Roma che viaggiava undicesima in sesta posizione a due punti dal quinto posto a tre dal quarto. Insomma la strada è tutta in salita, ma ancora percorribile. All’Olimpico viene tutto facile, dopo un quarto d’ora abbondante di studio. Apre Juan Jesus che devia in rete un bel colpo di testa di un Cristante in grande crescita, poi il primo gol stagionale di Schick messo in
campo per dare un turno di riposo allo stakanovista Dzeko e doppietta finale di El Shaarawy che archivia la pratica prima dell'irrinunciabile gol dell'ex firmato dal giallorosso Defrel. Nel mezzo poca Samp ma tanto Irrati. Della serie: la Var toglie, la Var restituisce. Anche sei il rapporto è due a uno: la Roma contro la Samp si riprende in parte quanto tolto a Firenze con la facciata di Olsen sul piede di Chiesa. Sull’uno a zero infatti Irrati fischia il rigore contro i giallorossi per un fallo di Manolas su Ramirez, poiva al piccolo schermo e cambia la sua decisione: giusto. Dieci minuti dopo un'altra occasione stavolta tutta romanista (netto il fallo di mano di Colley), viene trasformata in un semplice corner: sbagliato. Il totale fa due a uno... sempre per loro. E meno male che alla Roma stavolta serviva ben altro per non far risultato contro questa Samp nettamente inferiore, ma resta il dubbio su quanto è come vada usata questa nuova tecnologia che aveva promesso di risolvere tutti problemi e invece a volte non fa che amplificare il casino. Ora due settimane per tirare il fiato prima dell'ultimo strappo che chiuderà il 2018. Di Francesco avrà modo di recuperare qualcuno (De Rossi in primis, ma anche Perotti e Karsdorp) e di godersi le ultime indicazioni date dal campo: una su tutte la crescita di Kluivert, migliore in campo contro la Samp, che non può non giocare titolare in questa Roma.
LA REPUBBLICA (G. MURA)
LA GAZZETTA DELLO SPORT (A. DI CARO)
CORRIERE DELLA SERA (M. SCONCERTI)
CORRIERE DELLO SPORT (I. ZAZZARONI)
LEGGO (R. BUFFONI)
Altro giro, altro Var. Questa settimana è il fallo di mano ad avere mille sfaccettature: da rigore quelli di Mancini e di Benatia in Atalanta-Inter e Milan-Juventus; non da rigore dopo Var review quello di Colley in Roma-Sampdoria. Non c'è uniformità e resta deluso chi, dalla tecnologia, si aspettava il tramonto definitivo della discrezionalità arbitrale.
Sempre all'Olimpico la coppia Irrati-Rocchi ha definitivamente archiviato come errore il rigore concesso alla Fiorentina per fallo di volto di Olsen su Simeone. L'arbitro di Pistoia ieri ha prima giudicato da penalty il contatto Manolas-Ramirez ma, convinto da Rocchi, è andato al Var a rivedere l'azione e ha cambiato idea. Dalle immagini si capiva chiaramente come il greco cercava di evitare il contatto, mentre il doriano lo cercava. L'esatto opposto di quanto fatto la settimana scorsa da Orsato con Banti al Franchi. E, a proposito di Orsato, ieri a Verona l'arbitro di Schio c'è andato eccome a dare un'occhiata alle immagini prima di concedere il primo gol a Bologna nel 2-2 col Chievo. Partita resa drammatica dalle dimissioni di Ventura (congelate da Campedelli): l'ex ct che giusto un anno fa perdeva l'andata dello spareggio Mondiale con la Svezia.