Finanziamenti e inviti al matrimonio: così il costruttore avvicinava i grillini

01/11/2018 alle 12:13.
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IL MESSAGGERO (M. ALLEGRI/S. MENAFRA) - Imprenditore giovane e intraprendente, Luca - dice l’informativa conclusiva dell’inchiesta, depositata agli atti - ci ha messo poco ad acquistare la fiducia dei cinque stelle romani. Il rapporto diventa ad esempio, particolarmente solido con Paolo Ferrara, ex capogruppo in consiglio comunale, al quale l’imprenditore avrebbe garantito un progetto per Ostia a spese proprie e che ieri è stato interrogato in procura. Dopo un primo aggancio tramite uno dei suoi collaboratori, i contatti e gli incontri tra i due sono frequenti. A novembre del 2016, il capogruppo grillino aggiorna il costruttore sul passo indietro di Berdini: «Ha detto che non è contrario allo stadio». «Ciao Luca, questa settimana ci prendiamo una birra in centro? Con Giulio e Marcello», scrive Ferrara il 29 luglio 2017. Ma gli incontri sarebbero stati frequenti, anche per tutto il 2018. Il grillino lo invita a cena da Giampaolo Gola, assessore ad Ostia, «è assessore ora ci può fare una cenetta», commenta in chat. E promette di partecipare al matrimonio di , a maggio scorso.

Stesso feeling anche con Marcello De Vito (non indagato). Frequenti anche i contatti, specie a ridosso delle elezioni. De Vito sarebbe stato il tramite di un incontro con Roberta Lombardi, ma poi avrebbe fatto anche altri nomi: «Ti vuole vedere Mauro Vaglio, nostro candidato al Senato come numero 3»; «Con grande piacere - risponde - che faccio lo chiamo io?». E ancora: «Poi un giorno ti presento anche la De Vito brava se ti fa piacere», e manda via whatsapp il “santino” elettorale di Francesca De Vito. Una catena di relazioni che non si è neppure fermata a quel punto. Anche Daniele Piva contatta : «Sono candidato alla Camera per il Movimento, al collegio uninominale Eur Ardeatino, possiamo incontrarci?», gli scrive. Dopo poco, e dopo l’incontro, una delle aziende del gruppo Eurnova manda all’università Roma Tre una proposta di co-finanziamento dell’assegno di ricerca di Piva, «per l’importo complessivo di 9mila euro», «valutato l’interesse per i temi trattati», in tema di «sistema dei reati tributari dopo la riforma del 2015».