IL MESSAGGERO (S. CANETTIERI) - Tutti in Campidoglio attendono con ansia il ritorno al potere di Paolo Ferrara. L'ex capogruppo del M5S si è autosospeso dal Movimento dopo l'inchiesta sullo stadio della Roma: l'indagine lo coinvolge per presunti favori, o meglio richieste, al costruttore Parnasi affinché mettesse in ordine il lungomare di Ostia. Tutti in Campidoglio non vedono l'ora che «Paolone», così lo chiamano con affetto, ritorni a guidare il gruppo del M5S che ha condotto fino a giugno come un panzer. Sempre pronto alla polemica, sempre sul pezzo, sempre agguerrito contro il Pd (condivise il video di un grillino che ne bruciava la tessera) ma anche contro il centrodestra («Siete i figli di Mafia Capitale!»). Tutti in Campidoglio dunque sperano che venga archiviata quanto prima la posizione giudiziaria di Paolo Ferrara, a partire dal suo sostituto e successore, il mite Giuliano Pacetti, schivo e per natura più a suo agio dietro le quinte. Tutti insomma tifano per il ritorno al potere di Ferrara, ma con una precauzione. Visto che è stato archiviato dalla Corte dei conti l'esposto per l'autoblù usata dall'ex capogruppo per presunti motivi extra politici, quando ritornerà in auge che lo faccia a piedi. Meglio non correre rischi.
Ferrara rientra in Campidoglio? Ma che almeno venga a piedi
29/11/2018 alle 13:13.