Si chiama schiettezza. Gigi Di Biagio ne è pieno. «Non si venga a dire che punto il dito sugli allenatori di club che fanno giocare poco i ragazzi – dice il c.t. dell’Under 21 –. I concetti sono due: che il minutaggio sia basso è un dato di fatto, ma evidentemente non lo trovano più alto perché meritano di non giocare. Magari l’allenatore non vede ancora quel qualcosa che lo convinca appieno. Tutto qua. (...)». All'alba di un nuovo inizio, Gigi Di Biagio ha chiamato varie pedine nuove: Kean, Pellegrini, Zaniolo e Bastoni, più Castrovilli (Cremonese) e Calabresi per le defezioni di Luperto e Pezzella. «Prendiamo Moise, Bastoni, Luca e Nicolò: in quattro hanno totalizzato circa 100’ insieme in A ma non c’è dubbio che siano dei predestinati. Lo step in più è che giochino... di più». La maglia azzurra è palcoscenico. «Questa Under dovrà essere anche una vetrina – aggiunge il c.t. alla Rai – (...) i ragazzi devono sfruttare anche solo 10’. (...)». Nella due giorni di ritiro a Zola Predosa, Di Biagio dovrà guidare i suoi nel doppio appuntamento previsto contro il Belgio (giovedì alla Dacia Arena di Udine) e la Tunisia (a Vicenza, 15 ottobre). «Voglio sperimentare e trovare qualcosa di nuovo oltre a capire chi è “borderline” rispetto alle prossime convocazioni in vista dell’Europeo. (...) n questi anni abbiamo fatto un grande processo di crescita, arrivando sempre fra le prime: stiamo facendo molto di più di quel che è nel nostro potenziale, (...)».
(gasport)