Ancelotti e DiFra, storie diverse e trionfo in comune

26/10/2018 alle 15:03.
di-francesco-ancelotti

Uno è considerato un mostro sacro e ha vinto, da calciatore prima e da allenatore poi, tutto quello che si poteva vincere. L’altro ha fatto una buona carriera da giocatore e come tecnico sta sgomitando per entrare nel club dei migliori. Uno è Carlo , che dopo anni in giro tra le più grandi società del mondo - ha vinto titoli in Italia, Inghilterra, Francia, Spagna e Germania - ha accettato di raccogliere a l’eredità di Maurizio Sarri. L’altro è , e sulla panchina romanista vuole dimostrare che la semifinale di della scorsa stagione non è stata un episodio ma l’inizio di un percorso, personale e di squadra. Domenica sera si troveranno per la prima volta da tecnici uno di fronte all’altro al San Paolo (arbitra Massa). (...) Sono diversi, e . Il primo (che ritrova la Roma da avversario dopo oltre 9 anni) è considerato un gestore di campioni che lo ascoltano senza obiezioni. Il secondo è considerato un uomo di campo, e per farsi ascoltare dai suoi calciatori deve convincerli che il lavoro quotidiano paga, l’unica strategia possibile in mancanza dei milioni su cui il suo avversario ha sempre potuto contare.

(...) È questo il punto di contatto, l’unico ma comunque decisivo, tra e . Entrambi hanno giocato nella Roma e vinto uno scudetto: un evento che ti fa entrare di diritto nella storia di un club (e nel cuore dei tifosi) che di vittorie ne conta poche. ne ha sfiorato un altro, di titolo: era capitano il giorno della disfatta col Lecce che costò lo scudetto ai giallorossi nel 1986, e se non si fosse fatto male a metà stagione probabilmente anche la Coppa dei Campioni del 1984 avrebbe potuto avere un altro epilogo. lo scorso anno è andato vicino all'impresa e ha tutto il tempo di riprovarci, magari (ri)partendo dalla gara di domenica sera a .

(corsera)