IL TEMPO (F. SCHITO) - «Nei momenti di difficoltà bisogna tirare fuori qualcosa in più. Ci siamo riusciti». Terzo derby sulla panchina romanista, ancora imbattuto. Score invidiabile per Eusebio Di Francesco che, questa volta, si aggiudica una stracittadina fondamentale per l’umore romanista e per una panchina che si era fatta rovente dopo il tracollo del Dall'Ara. Formazione azzeccata e tre gol arrivati nell'occasione più importante che appianano le polemiche esplose dopo lo stentato inizio di ”stagione, anche con un pizzico di fortuna per l'ingresso di un eccellente Pellegrini al posto dell'infortunato Pastore. Di sicuro un bel viatico in vista del match casalingo di martedì in Champions contro il Plzen, possibile crocevia del girone. La risposta positiva è arrivata dopo il ritmo imposto dall'allenatore: «La scelta di andare in ritiro - le parole del tecnico - era per tirar fuori paure e malcontenti. Abbiamo giocato un derby da uomini, è quello che avevo chiesto. Dobbiamo continuare a lavorare con questo atteggiamento che ci porterà a toglierci grandi soddisfazioni». Dopo un primo quarto d'ora con il freno a mano tirato e forse con la paura di commettere qualche errore di troppo, la Roma ha preso pian piano possesso del campo: «Eravamo in controllo anche con il Chievo e abbiamo sbagliato come è successo contro la Lazio con Fazio
che poi è stato bravo ad andare a riprendersi il gol. Oggi i ragazzi li ho visti tranquilli, ero sicuro che avremmo avuto opportunità di fargli gol subito dopo il pareggio. Bisogna avere la forza caratteriale di rimanere in partita, a dimostrazione che questa squadra sta crescendo». L'ingresso di Pellegrini al posto di Pastore ha dato un altro ritmo alla Roma: Di
Francesco applaude il centrocampista, lanciato nel calcio che conta ai tempi del Sassuolo.
«Ha le qualità tecniche e fisiche per giocare da trequartista, oggi poteva partire anche titolare al posto di De Rossi che non era al meglio ma è entrato benissimo per Javier». Il tecnico non si sottrae alle domande su Dzeko, apparso molto nervoso anche con il compagni: «In alcune situazioni aveva ragione Edin, oggi mi è piaciuto tanto il primo gol, è arrivato per una sua sponda. Non gli chiedo rincorse di cento metri o di lavorare sul mediano, ma la continuità. Abbiamo bisogno di tutti e mi tengo stretto Edin, che deve soltanto capire che in certi momenti si deve soffrire se non si può fare gol. Da domani penserà a segnare contro il Viktoria». Dopo un derby così prezioso, per qualche ora anche la Champions può passare in secondo piano.
"Una vittoria da uomini, avanti così"
30/09/2018 alle 15:29.