(...) Ecco, le parole di Francesco Totti ieri hanno sono state interpretate dall’universo romanista esattamente con queste due chiavi di lettura: meglio il realismo «coraggioso» o l’ottimismo spavaldo? In ogni caso, non è stato affatto banale dire alla radio del club: «Nessuno si sarebbe aspettato questo inizio di stagione particolare. Bisogna essere realisti: la Juve fa un campionato a parte, è inutile nasconderlo. Noi dobbiamo farne un altro con Milan, Inter Napoli e Lazio. La Juve è fuori concorso. La gente deve sapere questo. Le aspettative devono essere altre. Vedendo quello che è successo lo scorso anno – semifinale di Champions e tra le prime tre in Serie A – vorresti sempre migliorarti ma questo significherebbe finale di Champions e vincere il campionato. È normale che tutti si diano quest’obiettivo inizialmente, ma la realtà è un’altra: la Juve è fuori concorso e noi vogliamo arrivare tra 2° e 4° posto Siamo tutte nello stesso scempio (sic)».
(...) Certo, ciò che dice l’ex capitano è una sorta di certificazione di quanto gli addetti ai lavori dicono da tempo, nonostante i tifosi giallorossi, in fondo, abbiano risposto in modo concreto alla chiamata alle armi rappresentata dagli abbonamenti (oltre 23.000). In ogni caso, le parole dell’ex capitano dovrebbe contribuire a diminuire la pressione sui principali capri espiatori dell’avvio di stagione, cioè l’allenatore Di Francesco e il d.s. Monchi, anche se il rischio è quello di far perdere anche un po’ di quell’entusiasmo che sa esaltare la piazza.
Totti però ha deciso di parlare da dirigente «sui generis», senza girare troppo intorno ai concetti, anche se poi aggiunge frasi come: «Il campionato è lungo» e «la squadra è forte e deve lottare per vincere lo scudetto». (...) Ragionevolissimo, ma è il resto che pesa, tant’è che le radio locali hanno acceso i fuochi, mentre i social hanno tenuto Totti tra i «topic trend» fino a tardi.
(gasport)